“Primi sei mesi positivi” per il sindaco di Pescara Carlo Masci che ha rivendicato “la lotta alla illegalità, i tanti sgomberi, il gran lavoro sul fronte della sicurezza e l’approvazione recente del Bilancio”, tra gli obiettivi prioritari raggiunti.
“Abbiamo lavorato in maniera intensa in questi sei mesi, e per questo oggi voglio ringraziare gli assessori e i consiglieri comunali. Tante cose sono state fatte e tante ne faremo in seguito, ma credo che come Giunta abbiamo dato risposte immediate ai cittadini e alle loro esigenze. Sul bilancio approvato entro il 31 dicembre, credo si tratti di un grande successo, perché negli ultimi anni non era mai accaduto e questo anche grazie ad una interlocuzione anche con l’opposizione”. “Sul fronte dell’ordine pubblico – ha spiegato il sindaco – ai risultati raggiunti nella lotta all’abusivismo, con numerosi sgomberi fatti fino ad oggi (22) e altri che faremo in questo nuovo anno, riassegnando gli alloggi a chi ne ha diritto. Nel 2020 poi diventerà effettivo il nuovo sistema di controllo della città attraverso un nuovo e modernissimo sistema di telecamere intelligenti, dopo aver aperto il posto fisso della Polizia Municipale nelle aree di risulta, e aver deciso di mandare più uomini in strada perché riteniamo prioritario avere un occhio vigile sulle periferie che vogliamo risanare e su cui abbiamo voluto accendere un faro”.
Tra le priorità anche quella dell’ambiente.
“Partiremo a breve per i lavori per la costruzione delle vasche di prima pioggia per 22 milioni di euro, e altri 8 milioni li utilizzeremo per aumentare la capienza del depuratore e questo perché vogliamo arrivare ad avere la bandiera blu e un mare pulito, ma anche una città più verde. Abbiamo pulito diecimila tombini su trentatremila in totale, cosa che in questa città non era mai stato fatto, e che ha portato a disagi inesistenti sul fronte degli allagamenti. Sul fronte della viabilità stiamo ridefinendo il sistema delle Ztl e della viabilità, tenendo presente che installeremo 27 nuovi semafori intelligenti”.
Fra le spine future, la destinazione dell’area ex Cofa e le vasche di colmata.
“Sull’ex Cofa vorremmo continuare ad avere una interlocuzione con l’Università, ma al di là di questo definire il futuro di questa area di proprietà della Regione che da troppo tempo sono in questo stato. Sulle vasche di colmata – ha chiuso il primo cittadino di Pescara – marcherò il Provveditorato alle Opere Pubbliche perché non è possibile che questi fanghi continuino a restare a Pescara dopo così tanto tempo”.
Il servizio del Tg8