Pescara: arriva il “Grande Fratello” sui pescherecci abruzzesi. A breve telecamere saranno istallate dalla Unione Europea sulle imbarcazioni.
Una sorta di occhio sempre presente, quello dell’Unione Europea che intende, a breve, istallare telecamere anche sui pescherecci abruzzesi. Dovranno servire a monitorare ciò che viene fatto a bordo, soprattutto riguardo al pesce di scarto che non potrà più essere gettato in mare, ma portato fino a terra, per essere smaltito, oppure trasformato. Mimmo Grosso, portavoce degli armatori di Pescara, spiega le direttive rigide della UE in materia di pesca, ed ora ci si mettono anche le telecamere, il “Grande Fratello” che vigilerà 24 ore su 24 i pescatori alle prese con il pesce di risulta, cioè quello che non conviene nemmeno vendere perché poco ricercato e a bassissimo costo. Se prima veniva gettato in mare, ora bisogna portalo fino a terra. Mimmo Grosso anticipa di aver chiesto al presidente della Regione D’Alfonso e all’assessore alla pesca Pepe, di realizzare un centro per la trasformazione di questo pesce che, opportunamente trattato e sfilettato, potrebbe essere messo in vendita sottolio, ad esempio, o comunque in un modo consono e appetibile per i consumatori. Grosso precisa che D’Alfonso si è mostrato interessato anche all’eventuale sito, vicino al centro agroalimentare dove potrebbe essere spostato il mercato ittico, a detta degli stesi pescatori. Una ipotesi che potrebbe concretizzarsi, anche perché, altrimenti il pesce in questione dovrebbe essere smaltito con costi onerosi e senza un ritorno economico. Quanto alle telecamere a bordo, Mimmo Grosso precisa che a pagare poi, sono sempre i pescatori. E’ vero che pare che siano a carico dell’Unione Europea, ma come spesso accade “alla fine pagheremo noi queste telecamere – dice – perché ci sono i costi di manutenzione, di gestione, gli abbonamenti, come è accaduto con altri strumenti che abbiamo a bordo”.
Il servizio del Tg8: