Pescara: mare meno… salato, il fiume lo inquina

fiume pescara

Il mare di Pescara è meno salato, questo indica che l’acqua del fiume vi affluisce e con essa l’inquinamento. Resi noti gli ultimi dati ARTA.

La sinergia tra Comune di Pescara, ARTA, Direzione Marittima, si concretizza attraverso analisi continue delle acque del fiume e del mare. Oggi sono stati resi noti i risultati dei prelievi effettuati il 13 ottobre scorso. In sintesi, dall’analisi dei cloruri nel mare, c’è un dato significativo che conferma come l’inquinamento del mare sia dovuto “in primis” al fiume che vi si riversa. In parole semplici, il mare è meno salato e ciò significa che è presente acqua fluviale con  tutti gli inquinanti lungo il suo corso. L’elemento che preoccupa è soprattutto quello dell’Escherichia Coli. I risultati della analisi dicono che il fiume è più inquinato a monte rispetto che a valle: ciò, hanno spiegato gli esperti, sta a testimoniare che il depuratore di Pescara funziona, almeno questo. E proprio sulla lotta agli scarichi o alle discariche abusivi lungo l’asta fluviale, che si concentra il lavoro della Direzione Marittima. Inoltre sono stati resi noti i dati dei prelievi nei tre punti presi in considerazione del mare di Pescara: teatro d’Annunzio, via Balilla, via Mazzini, anche in questo caso, più per gli ultimi due, l’Escherichia Coli supera i livelli limiti, dunque, a tutt’oggi, scatterebbero i divieti di balneazione, se durante la stagione estiva. Il direttore tecnico dell’ARTA Damiani, ha spiegato che dopo piogge abbondanti e maltempo, c’è una concentrazione maggiore di inquinanti. Il vice sindaco di Pescara Del Vecchio e il comandante Catino, ribadiscono che le campagne sinergiche tra Comune, ARTA e Direzione Marittima, proseguiranno a ritmo serrato. Nella lotta all’inquinamento, soprattutto a chi inquina, ci sarà tolleranza zero.

 

Il limite di inquinamento del mare, previsto dalla legge per la balneazione, risulta superato in tutti e tre i punti di campionatura, presi in esame lungo la costa pescarese nel corso dall’ultimo rilevamento effettuato dall’Arta, il 13 ottobre scorso. Sono i primi risultati dell’attività intrapresa dopo la firma di un protocollo d’intesa tra Comune, Arta e Capitaneria di Porto, per effettuare un monitoraggio costante sulla qualità dell’acqua del mare e del fiume.

“Una campionatura straordinaria, parte di un percorso innovativo, che si ripeterà ogni 10 giorni fino alla fine marzo, in prossimità dell’inizio della stagione balneare” ha spiegato il sindaco Marco Alessandrini in una conferenza stampa a Pescara, insieme con il vice sindaco Enzo Del Vecchio, il vice comandante della Capitaneria di Porto, Antonio Catino, Giovanni Damiani ed Emanuela Scamosci, rispettivamente direttore tecnico e direttrice provinciale dell’Arta. “Questa attività di monitoraggio ci ha già fornito elementi interessanti e i risultati delle analisi saranno sempre accessibili ai cittadini sul sito del Comune”.

Tra i punti presi in esame dall’Arta, quelli finiti al centro delle polemiche per i livelli di inquinamento evidenziati la scorsa estate e alla base dell’ordinanza di divieto retrodatata e revocata dal sindaco, sulla quale sta indagando la Procura di Pescara.

“Il limite alla concentrazione di escherichia coli fissato dalla legge per la balneazione è di 500 milligrammi per litro – ha riferito il direttore tecnico dell’Arta, Giovanni Damiani -. Nel tratto di mare antistante via Balilla tale concentrazione raggiunge i 2.247 mg, nel tratto davanti a via Mazzini i 1.198 mg e nella zona di fronte al teatro d’Annunzio i 663 mg”. Damiani ha poi mostrato una foto che evidenzia, attraverso la densità dei colori, come i flussi di inquinamento arrivino dal fiume, vengano arginati dalla diga foranea e trasportati con l’aiuto delle correnti marine verso la zona a nord del fiume. “La conferma arriva dalle analisi svolte sui cloruri, che indicano il livello di salinità dell’acqua di mare – prosegue il direttore tecnico dell’Arta -. Il valore medio, nell’acqua di mare, normalmente si attesta tra i 18 e i 20.000 milligrammi per litro, mentre a Pescara oscilla tra i 14.400 mg di via Balilla, i 14.500 mg di via Mazzini e i 17.500 mg del teatro d’Annunzio. La presenza di acqua dolce del mare – rimarca Damiani – è la prova che l’inquinamento è portato dal fiume”.

Il servizio del Tg8:

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Antonella Micolitti: