Sono partiti i lavori per la manutenzione e la protezione della riviera sud di Pescara contro gli effetti delle potenziali mareggiate attese tra l’autunno e l’inverno.
Dopo il ripascimento di circa 3mila 150 metri cubi di sabbia, intervento realizzato tra ottobre e novembre 2020, finanziato con fondi della Regione Abruzzo e che ha interessato i tratti di arenile antistanti gli stabilimenti compresi tra piazza Le Laudi e il confine con Francavilla al Mare, è ufficialmente iniziato il secondo cantiere per il ripristino e la ricarica delle scogliere sempre nello stesso tratto di lungomare a Porta Nuova, quello più duramente colpito già dal maltempo del novembre 2019 con gravi danni arrecati alle strutture balneari e al patrimonio pubblico”.
Lo ha annunciato l’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco ufficializzando l’avvio del secondo asse di intervento.
“Parliamo di opere fondamentali, indispensabili per dare un margine di tranquillità e di serenità ai balneatori di Pescara sud, dove più forte che altrove si riscontrano i problemi causati dalle mareggiate in termini di erosione – ha ricordato l’assessore Del Trecco -. Purtroppo il gioco delle correnti marine, legate anche alle opere infrastrutturali che si sono succedute nel tempo, come la diga foranea, hanno determinato una riduzione dei tratti di arenile in termini di estensione, riduzione compensata in parte solo dai periodici lavori di ripascimento che restituiscono in parte la sabbia sottratta dal mare ingrossato dal maltempo, creando una prima barriera naturale all’avanzata delle acque. E in tal senso è essenziale anche il ruolo giocato dalle scogliere frangiflutto poste perpendicolarmente alla linea di battigia, a protezione della riva, barriere che, inevitabilmente, con gli anni sprofondano e hanno necessità di essere ricaricate. In realtà già nella primavera 2020 la Regione Abruzzo aveva stanziato le risorse necessarie e l’amministrazione comunale, ente attuatore, era anche pronto a partire: avevamo realizzato la caratterizzazione della sabbia da prelevare dall’area della Madonnina, sul lungomare nord, dove abbiamo anche individuato, di concerto con le Associazioni ambientaliste coordinate da Augusto De Sanctis e dal Wwf, le zone di prelievo al fine di non invadere le aree destinate alla nidificazione del fratino.Poi, però, con gli stessi balneatori interessati dall’intervento e con le Associazioni di categoria, vista anche la concomitante emergenza Covid-19, abbiamo deciso di rinviare all’autunno-inverno i lavori, proprio per avere tutto il tempo necessario per lavorare in tranquillità e, in più, per non rischiare di interferire con l’inizio della stagione balneare, che era ed è effettivamente stata vitale per le attività pescaresi, visto il lockdown di primavera e quelle restrizioni governative che oggi, di nuovo, hanno imposto forti limitazioni agli stabilimenti balneari. Il rinvio è stato dunque concordato: il 19 ottobre scorso siamo partiti con l’intervento di ripascimento, affidato all’impresa Dalmar Snc, che ha interessato tre tratti della riviera sud ricompresi tra i pennelli 4-5, 8-9 e 9-10, ovvero tra gli stabilimenti balneari ‘Il Corallo/Il Pirata-California/Ombretta-Marinetta’, poi tra ‘La Caravella-La Zattera-Stella d’Oro’ e, infine, il lido ‘La Playa’. Complessivamente abbiamo riportato 3.150 metri cubi di sedimenti marini.
E nell’ultimo fine settimana siamo partiti con il secondo intervento, ossia – ha aggiunto l’assessore Del Trecco – con la riparazione e manutenzione delle opere di difesa e ripristino delle scogliere, progetto necessario per garantire i lavori di ricarica delle barriere fortemente danneggiate dalle mareggiate, con fenomeni erosivi, del 12 e 13 novembre 2019. In questo caso il progetto, che la Regione Abruzzo ha ulteriormente integrato anche con uno studio meteo marino, prevede opere per aumentare il grado di protezione della spiaggia e il riallineamento a quota del profilo superiore delle barriere frangiflutti ricomprese tra i pennelli 7, 8, 9 e 10, sempre sul lungomare di Porta Nuova, e la ricostruzione della testa del pennello posto al confine con il comune di Francavilla al Mare con la posa di nuovi massi. Parliamo di un’opera del costo di circa 150mila euro con una gara d’appalto realizzata in tempi record che porteremo rapidamente a conclusione”.