Riapre il sansificio di Pescara: il Tar accoglie il ricorso presentato dai titolari contro l’ordinanza del sindaco che ne aveva sospeso l’attività.
La Società Schiavone Biocalore Srl, attraverso lo studio legale Luciani-De Merolis di Francavilla al Mare, ha presentato ricorso al Tar di Pescara contro l’ordinanza con cui il 2 aprile scorso il sindaco di Pescara aveva sospeso l’attività dello stabilimento per presunte emissioni di fumo nocive alla salute pubblica. “Il 21 aprile il Tar in accoglimento dell’istanza cautelare, ha sospeso l’ordinanza, consentendo all’impresa di riavviare l’impianto di essiccazione della sansa”. È quanto si legge in una nota diffusa ieri sera da Rocco Schiavone, titolare della Srl.
“Questo provvedimento – si legge nel comunicato di Rocco Schiavone – è un primo importante riconoscimento che le immissioni di fumo non erano nocive per la salute pubblica e che il provvedimento di Alessandrini era dettato dalla psicosi sociale che si era creata per i maleodori e dalle continue pressioni mediatiche e politiche cui era soggetto in merito alle tematiche ambientali (inquinamento del mare nell’agosto 2015 e il recente inquinamento del fiume Pescara con la questione del depuratore). Era stato così trasformato un semplice stabilimento di estrazione della sansa in un inceneritore!!! Recentemente si era poi rasentato l’assurdo, riecheggiandosi i tempi della Santa Inquisizione e della caccia agli untori. Nonostante che l’impianto fosse fermo dal 2 aprile a seguito dell’ordinanza, alcune Associazioni avevano presentato un esposto alla Polizia Provinciale, accusando che, in violazione dell’ordinanza, il sansificio avrebbe funzionato di notte addirittura bruciando rifiuti pericolosi e generando miasmi asfissianti, tipo Terra dei Fuochi!!! Naturalmente la Polizia Provinciale, effettuato il sopralluogo il 13 aprile, aveva constato che l’impianto non era mai stato messo in funzione dopo la chiusura disposta dal Sindaco. La sospensione disposta dal Tar deve essere di monito nei confronti di chi troppo frettolosamente avevano gridato all’inquinamento dell’ambiente. La Società Schiavone per i frantoi regionali è un centro di riferimento per il conferimento della sansa estratta dalla molitura dell’olio. Dalla sansa acquistata la Biocalore ricava principalmente sansa esausta, che viene venduta quale combustibile ecologico e non inquinante per il riscaldamento nelle abitazioni. La Società ha fatto cospicui investimenti per oltre € 100.000,00 per migliorare l’impianto di abbattimento delle immissioni in atmosfera inserendo un sistema di nuova concezione (il biofiltro) attraverso il proprio tecnico, Dott. M. Bianchi. E’ sempre stata attenta ad effettuare i controlli sul corretto funzionamento dell’impianto di essiccazione e a recepire le prescrizioni della Provincia di Pescara e dell’ARTA Abruzzo. La Società – conclude Schiavone – continuerà naturalmente a battersi dinnanzi al Tar; intanto per iniziativa del Presidente D’Alfonso è stato convocato dalla Regione per sabato 23 aprile un tavolo tecnico cui la Società parteciperà unitamente al Comune, alla Provincia, all’Arta e alla ASL.”