Rischiano di essere spostati altrove, per motivi di tempistica, i primi fondi del Pnrr per finanziare la velocizzazione della linea ferroviaria Pescara-Roma. La notizia diffusa ieri da alcuni organi di stampa nazionale ha trovato terreno fertile nel dibattito politico regionale
Peraltro già dopo poche ore, il presidente Marco Marsilio, aveva assicurato che i 600 milioni che servono per fare partire i primi due lotti di lavori verranno reperiti altrove, utilizzando i fondi della Coesione. Sulla questione abbiamo sentito l’onorevole Dem Luciano D’Alfonso e l’onorevole di FdI Guerino Testa.
D’Alfonso: “Abbiamo perso un salvadanaio (il Pnrr) e ora dobbiamo usarne un altro (fondo di Coesione) che doveva colpire i problemi che rimanevano per la popolazione dei territori. Siamo davanti ad una fotografia – continua D’Alfonso – che evidenzia gli errori fatti. Il più grande? La qualità della progettazione che è stata scadente, recuperata negli scantinati. Una progettazione di qualità avrebbe determinato il pieno consenso delle comunità, dei territori e delle istituzioni e avrebbe fatto recuperare velocemente le risorse delle Pnrr”.
Così, invece, l’onorevole di FdI Guerino Testa, il quale parte dall’appalto che Rfi intende fare partire tra una ventina di giorni:
“Dobbiamo aspettare il 30 giugno quando andranno in appalto i primi due lotti. Stiamo parlando di un’opera strategica per la nostra Regione. Naturalmente bisogna continuare, come si sta facendo, affinchè arrivino tutti gli altri fondi per portare a termine i 4 lotti. Un’opera così importante e impattante – continua Testa – porta disagi ma porta anche ristori e opportunità. Il Comune di Manoppello, ad esempio, avrà 8 milioni per realizzare opere importanti. Quindi – conclude – capisco la preoccupazione ma ci sarà il ristoro perché nessuno venga lasciato da solo”.
Il servizio del Tg8