Il video che evidenzia un nuovo scarico nel fiume, ripropone la questione del depuratore cittadino che non basta: occorre ampliarlo ma i lavori non partiranno prima del 2017.
I cittadini diventano sentinelle del fiume e monitorano la situazione anche grazie a video come quello realizzato e pubblicato sul suo profilo Facebook da Carlo Spatola Mayo. Il filmato mostra uno scarico che si riversa direttamente nel fiume Pescara, nei pressi della Madonnina, la notte scorsa. Da qui un dibattito vivace sui social e un appello accorato dei Pescaresi alle istituzioni per curare il fiume malato, violentato per troppi anni da scarichi abusivi e incuria. Alcuni cittadini mettono in evidenza, inoltre, come l’impianto ripreso nel video non avrebbe dovuto funzionare poiché non è piovuto abbastanza. Il vice sindaco di Pescara, Enzo Del Vecchio, dal canto suo, parla di uno stato “normale” in caso di pioggia in un sistema di raccolta misto tra acque bianche ed acque nere ed entrambe indirizzate al depuratore che, nel caso di specie, quello di Pescara, è al limite della capacità produttiva. Depuratore che serve anche i vicini Comuni di San Giovanni Teatino e Spoltore e i cui lavori di potenziamento non partiranno, quasi sicuramente, prima del 2017.
“Durante le piogge le acque bianche, non separate dalle acque nere – spiega Del Vecchio – vengono inviate al depuratore generando un sovraccarico non gestibile e quindi il sistema le espelle direttamente dai vari punti di sollevamento sversandole direttamente nel fiume. Una criticità comune a tante altre città, anche con attività turistico-balneare che a priori emettono, in caso di pioggia, ordinanza di divieto di balneazione proprio in queste situazioni. Il DK15 ha il pregio di raccogliere gli attuali scarichi lungo la golena che non sono ancora convogliati al depuratore evitando lo sversamento diretto nel fiume almeno in situazioni di secca.”
Per evitare questo stato di cose, secondo Del Vecchio, bisogna operare in due distinte direzioni: adeguare ed implementare la capacità produttiva del depuratore, cosa che è riposta nei finanziamenti regionali di circa 8 milioni di euro per l’adeguamento e 4 milioni di euro per il potenziamento, con i lavori che però quasi sicuramente non partiranno prima del 2017. Seconda questione: dividere le acque bianche dalle nere, cosa che in questo momento si sta operando, secondo il vice sindaco, con gli interventi di anti allagamento (già realizzati a Porta nuova, sottopasso Fontanelle ed in via di realizzazione a S. Donato, Via Del Circuito, Lungomare sud, Via Misticoni). Ma si tratta di un processo non breve, ammette Del Vecchio, anche se è stato avviato. Prosegue, nel frattempo, l’opera di rimozione degli scarichi abusivi nel fiume con i controlli da parte di Capitaneria e Comune.
Il Video:
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Intanto dal primo maggio vige il divieto di balneazione nel tratto di mare dalla Madonnina a via Ragazzi del ’99, lungo la riviera nord, in attesa delle prossime analisi dell’Arta del 16 maggio. Divieto temporaneo di balneazione anche nei pressi di Fosso Vallelunga a Pescara sud, anche qui in attesa di altri campionamenti.
Il video dello scarico nel fiume Pescara realizzato da Carlo Spatola Mayo
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