Violenza donne: 190 vittime seguite da Ananke nel 2019. Psicologa, vittime non riconoscono molestie subite su lavoro.
“Quest’anno abbiamo seguito 150 donne, più altre 40 che seguiamo dagli anni precedenti”. Così Sara Di Giovanni, psicologa del Centro Antiviolenza Ananke di Pescara, ieri pomeriggio nella città adriatica, partecipando al convegno “Discriminazioni e molestie: strumenti di prevenzione e tutele”, organizzato dalla sezione Abruzzo-Molise dell’Agi (Avvocati Giuslavoristi italiani), in vista della 20/a Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
“Le donne raramente vengono da noi per questioni di molestie sul lavoro – prosegue Di Giovanni – Vengono invece per situazioni di violenza in ambito familiare e poi spesso, nei colloqui, si scopre che molte di loro hanno subito contemporaneamente delle molestie sul luogo di lavoro. Molestie che, a livello culturale, loro stesse non riescono neppure a riconoscere – conclude la psicologa – mentre in seguito ai colloquio con i nostri legali scoprono di avere strumenti e diritti in tal senso”. Alessandra Genco, consigliera di Parità presso la Regione Abruzzo, spiega di avere seguito “parecchi casi di discriminazione nei confronti di lavoratrici, che ho risolto in maniera molto tranquilla, senza andare in giudizio, mentre ho intentato e vinto un giudizio contro un Comune che non presentava l’equilibrio di genere nella sua Giunta. L’Abruzzo è abbastanza in linea rispetto al resto del Paese, ma resta alta la percentuale, pari al 42%, di persone che si sentono discriminate per vari motivi – rimarca Genco – Occorre combattere soprattutto gli stereotipi, che sono la principale causa del mancato riconoscimento della discriminazione”.