Con 438 voti a favore e nessun contrario la Camera dei Deputati approvata all’unanimità la legge che sostiene e valorizza i piccoli Comuni. Soddisfatta l’ANCPI Abruzzo, critica sull’ipotesi di fusione obbligatoria.
A comunicarlo è il coordinamento Abruzzo dell’Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia, che definisce “l’approvazione plebiscitaria del testo di legge la risposta più diretta ed eclatante a recenti e inopportune proposte di legge di fusione obbligatoria dei piccoli comuni”. La legge riguarda i Comuni fino a 5.000 abitanti dei territori montani e rurali. La seduta di ieri segue la recente costituzione dell’Intergruppo Parlamentare “Amici dei Piccoli Comuni” e il convegno organizzato con l’ANPCI a Montecitorio.
“I 5585 comuni sotto i 5 mila abitanti (pari a circa il 70 % dei comuni italiani) – si legge nella nota di Gianni Bellisario, coordinatore ANPCI Abruzzo – amministrano più della metà del territorio nazionale per oltre dieci milioni di residenti, senza considerare tutti coloro che provengono da tali realtà o che trascorrono il fine settimana e le vacanze nei borghi. La legge stanzia 100 milioni di euro per aiutare i piccoli comuni in progetti di green economy, recupero dei cammini storici, contrasto allo spopolamento, tutela della biodiversità e dei marchi dop ed igp che fanno grande il Made in Italy, difesa del suolo, recupero e riqualificazione dei centri storici. Un’opportunità per tutto il Paese per un’idea di sviluppo che punta sui territori e sulle comunità. Le battaglie svolte da tanti amministratori e tante persone iniziano a dare risultati, adesso speriamo in un’approvazione del Senato e soprattutto che non sia un intervento una tantum, ma il segno di una presa di coscienza dell’importanza delle aree interne e dei piccoli comuni in generale per un’Italia più forte e coesa”.