Popolare Bari, chiusa la vicenda dell’aiuto di Stato su Tercas. Ora integrazione istituto abruzzese entro primi 6 mesi 2016.
Si conclude la vicenda aiuti di Stato su Tercas, acquisita dalla Popolare di Bari con l’aiuto del Fitd (fondo interbancario tutela depositi) intervento da circa 300 milioni di euro sostituito poi dal nuovo fondo volontario emanazione del fondo stesso. E’ quanto informa l’istituto pugliese secondo cui “a seguito dell’emissione di apposito decreto di restituzione del Mef connesso alla decisione negativa della Commissione Europea di fine 2015, è stato definitivamente riconfigurato l’intervento del FITD del 2014 su Banca Tercas attraverso un nuovo intervento effettuato da parte del nuovo schema volontario del FITD stesso”. La popolare di Bari, come illustrato inoltre nel corso dell’assemblea di domenica scorsa per l’approvazione del bilancio, ha in corso il progetto di integrazione di Banca Tercas e BancaCaripe, che sarà completato entro il primo semestre 2016. Operazione che porterà “ulteriori e significativi benefici ed efficientamenti, oltre a quelli già realizzati in virtù del complesso lavoro di ristrutturazione delle due controllate, uscite da una lunga fase di crisi e pronte per il definitivo rilancio industriale.
“A conferma della volontà di continuare a investire sul territorio abruzzese – spiega l’istituto – Banca Popolare di Bari ha deciso di mantenere i due marchi storici di Banca Tercas e Banca Caripe. L’integrazione, ormai avviata, rappresenta uno dei punti cardine del Piano Industriale 2016-2020, varato a inizio anno e anch’esso illustrato ai soci che saranno chiamati nei prossimi mesi a votare la trasformazione in spa come previsto dalla riforma.”
L’assemblea ha inoltre riconfermato i Consiglieri di Amministrazione: Modestino Di Taranto, Luca Montrone, Francesco Pignataro e Francesco Giovanni Viti.