Un percorso laico che segue le tracce di Tommaso da Celano e allo stesso tempo racconta lo spettacolo dell’Abruzzo: questi gli ingredienti della quarta puntata di “Il Lato Positivo”, in onda questa sera alle 21 sull’emittente regionale Rete8.
Come ogni settimana, anche in quest’occasione la troupe televisiva si avvale di una guida esperta, la scrittrice Elsa Flacco, autrice del libro “Per Francesco che illumina la notte”. Da San Pietro d’Albe a Santa Maria in Valle Porclaneta, fino a Celano e Tagliacozzo, ILP questa settimana si muove lungo un ipotetico percorso che Tommaso, originario della Marsica, potrebbe avere compiuto di ritorno dalla Germania. Attraverso le straordinarie immagini di Antonio D’Ottavio e il racconto di Marina Moretti prenderanno forma luoghi poco noti ma estremamente suggestivi della regione che diede i natali al biografo di San Francesco. Un percorso laico e mistico allo stesso tempo, che impreziosito dalle letture di Anna Di Giorgio e completato da aneddoti e cenni storici sul periodo e sugli anni successivi, fino all’edificazione del castello di Celano, anche grazie alle note dell’architetto Edoardo Castellucci e del docente Angelo Ianni.
Tommaso da Celano – Frate minore (Celano 1190 circa – S. Giovanni in Val de’ Varri, Tagliacozzo, 1260 circa). Fu il primo biografo di San Francesco. Ebbe l’abito francescano dallo stesso Francesco (1215) e andò missionario in Germania (1222). Tornato in Italia, fu successivamente ad Assisi, Gubbio e Tagliacozzo, attendendo soprattutto alla compilazione dei suoi scritti. Nel romanzo scritto da Elsa Flacco si immagina che Tommaso, di ritorno dalla Germania, abbia voluto rivedere la sua Celano prima di raggiungere Francesco in Assisi.
Tommaso da Celano scrisse su San Francesco la cosiddetta Vita I (o Legenda Gregorii, scritta nel 1228-29) dalla quale nel 1230 trasse l’epitome Legenda ad usum chori; la Vita II (1245-47) e il Tractatus de miraculis (1250-54), scritti che costituiscono una base sicura per la biografia del Santo. A Tommaso da Celano è anche attribuito il Dies irae. È venerato come beato nell’ordine francescano, a Celano e a Tagliacozzo, dove se ne conservano le spoglie.