Il rischio di valanghe sull’hotel Rigopiano era stato segnalato già 17 anni da una guida alpina, che aveva presentato al Comune di Farindola una relazione, adesso acquisita agli atti dell’inchiesta della Procura di Pescara.
Il documento e’ pubblicato in esclusiva on line da Tiscali News. La relazione, datata gennaio 1999 e’ firmata da Pasquale Iannetti, guida alpina e membro della commissione poi disciolta nel 2005. Iannetti riferisce i risultati di un sopralluogo compiuto nell’area di Rigopiano il 12 gennaio 1999 e segnala che ” in merito alla possibilita’ di masse nevose, slavine o valanghe nell’area di Rigopiano non vi e’ dubbio che sia il piazzale antistante il rifugio Tito Acerbo, che la strada provinciale che porta a Vado del Sole possano essere interessate dal fenomeno”. Descrivendo la situazione in quel momento, dopo le nevicate cadute il 17 gennaio, cinque giorni dopo il sopralluogo, Iannetti parla di “rilevanti accumuli nella fascia di carico a quota 1800 metri”, e avverte che “se le condizioni della temperatura dovessero cambiare rapidamente verso valori elevati la neve in accumulo potrebbe scivolare a valle interessando le zone sottostanti”. Quindi, scriveva la guida alpina, “la zona deve essere tenuta sotto stretto controllo con un servizio di monitoraggio continuo