Silvi: muore a 14 anni giovane promessa del pattinaggio

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Silvi: muore a 14 anni stroncata da un tumore, una giovane promessa del pattinaggio. Dolore e commozione in tutta la comunità.

Commozione e sgomento nella comunità che conosceva Siria Reale, residente a Silvi, giovane promessa del pattinaggio. I medici che l’avevano in cura nel reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale di Pescara dove ieri si è spenta, le avevano diagnosticato un anno e mezzo fa un sarcoma alveolare al polpaccio. Dopo 18 mesi, Siria ha smesso di combattere contro la malattia, lasciando un intero paese nel dolore. “Ho combattuto fino alla fine adesso vedila come un film”, l’ultimo messaggio di Siria su Facebook. La ragazza è stata campionessa regionale di pattinaggio artistico e aveva partecipato a numerose gare sempre con successo. Il padre Mirko Reale la seguiva sempre, e ieri con compostezza ha raccontato con parole addolorate il calvario come si legge sul quotidiano Il Centro:

“Mia figlia ha iniziato a danzare circa 6 anni fa, fino a quel 16 giugno 2016 quando ha appreso del suo male. Tutto è iniziato in un normale giorno di allenamento quando si è accorta di avere una fastidiosa ciste sotto il polpaccio, che le impediva di pattinare. Subito in ospedale è arrivata la risonanza, e il responso dell’esame è stato spedito dai medici al Bambin Gesù di Roma, poi, la terribile risposta del tumore maligno. E’ stata operata a novembre dopo aver fatto varie chemioterapie. Dopo l’operazione sull’anca sinistra il male si è ripresentato anche sulla gamba destra. Nonostante tutto, Siria non aveva perso tutte le speranze e non si era mai rassegnata.” Il padre ricorda ancora che è stato “fatto di tutto per salvarla: ci siamo rivolti anche a Boston dove ci hanno chiesto addirittura 280 mila euro in contanti senza darci certezza della guarigione”.

Siria continuava a frequentare a distanza l’istituto commerciale “Alessandrini” di Montesilvano con ottimi voti. I funerali della ragazza si svolgeranno domani alle 15 nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria.