Dopo le dimissioni del sindaco di Sulmona, Anna Maria Casini, altri sindaci sarebbero pronti a riconsegnare le fasce contro l’Ok del Consiglio dei Ministri al metanodotto Snam.
Di seguito la nota del sindaco di Sulmona
“Ho ricevuto solidarietà da molti sindaci del territorio che, sdegnati e fortemente preoccupati per la decisione del Governo a favore della realizzazione della centrale a gas SNAM assunta in Consiglio dei Ministri lo scorso 22 dicembre, mi hanno comunicato la loro disponibilità ad affiancarmi in questa battaglia che è di tutto il territorio. Con loro ho concordato di rinviare di qualche giorno il nostro incontro, previsto per il 27 dicembre, per consentire una migliore riflessione sul da farsi così da approntare una strategia condivisa e, dunque, un’ azione concreta di contrasto a questa opera fortemente impattante. Siamo tutti consapevoli che dopo molti anni dall’avvio, l’iter è ormai alle ultime battute, ma dobbiamo combattere fino alla fine.
Manca ancora il Decreto di Autorizzazione, l’atto esecutivo che, se venisse firmato nei prossimi giorni, prima dello scioglimento delle Camere, sarebbe veramente finita. Un’accelerazione della procedura a fine legislatura che si configurerebbe come una pesantissima eredità che questo Governo lascia a Sulmona e al suo circondario di cui dovrà assumersi le responsabilità.
Chiedo a Renzi e a Gentiloni di ripensarci e a tutti i parlamentari abruzzesi ed in particolare ai parlamentari del nostro territorio Onorevoli Pelino, Pezzopane e Castricone di operare una forte azione estrema presso il Governo affinche’ si ravveda, per il bene dell’intero centro Abruzzo, già fortemente martoriato” Lo afferma il Sindaco di Sulmona Annamaria Casini, decisa a proseguire nella riconsegna ufficiale della fascia”.