Al microfono del Tg8, parla l’esperto, Antonio Teti, responsabile settore informativo Università d’Annunzio. Sull’attentato a Mosca: più che Isis, cani sciolti. Sulla situazione in Italia e in Abruzzo non si dice pessimista
Dall’attentato a Mosca che è costato la vita a centinaia di innocenti, alla situazione che si prospetta in Italia e in Abruzzo. L’esperto, Antonio Teti, parte dall’orrore di Mosca. “Rivendicato dall’Isis? Troppe incongruenze rispetto ai criminali organizzati. Non si sono fatti esplodere, sono fuggiti nella stessa auto, si sono messi d’accordo su internet e hanno ricevuto 5.000 euro per compiere la strage”. Cani sciolti dunque? “Probabilmente un modo per avvilire e sminuire la figura di Putin di fronte al popolo russo”. Quanto alla situazione in Italia, Teti precisa che, a differenza di altri Paesi europei, le comunità islamiche sono meno numerose, c’è un controllo di prossimità grazia anche alle caserme dei Carabinieri, oltre alle altre forze dell’ordine. In Abruzzo due potrebbero essere gli obiettivi sensibili: Telespazio e Leonardo SOC di Chieti ma, in questi casi, sono più probabili, afferma Teti, attacchi informatici. Insomma niente panico ma prudenza perché sono sempre presenti i “cani sciolti” che di certo è difficile controllare.