Riprendono il 20 luglio prossimo le attività del Centro di Medicina dello Sport dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara.
Si potranno di nuovo eseguire visite d’idoneità agonistica e no, Fisiopatologia respiratoria, Test ergometrici compreso CPET, Ecocardiografia color doppler, Holter MAPA e ECG, consulenze medico-sportive e nutrizionali, protocolli di esercizio-terapia ed altro ancora. E’ stato attivato il protocollo che garantisce l’erogazione dei servizi in totale sicurezza. Tutte le prestazioni saranno effettuate previa prenotazione online, con un’adeguata distribuzione cronologica dei pazienti per evitare contatti ravvicinati ed assembramenti. Tra un paziente e l’altro tutte le strumentazioni saranno sottoposte a disinfezione, con cambio dei lenzuolini monouso e ricambio delle turbine degli spirometri. Infine, al termine di ogni sessione di visite, tutti gli ambienti dell’U.O saranno sanificati. Tutti gli addetti della nostra struttura saranno sottoposti a test sierologici e/o tamponi nonché alla misurazione quotidiana della temperatura con termo-scanner.
“La nostra sede di viale Abruzzo a Chieti Scalo (ex-CIAPI) – spiega il prof. Patrizio Ripari, docente di “Metodi e Didattiche delle Attività Motorie nonché Direttore sanitario dell’Unità Operativa di Medicina e Cardiologia dello Sport della “d’Annunzio” – è pronta a garantire i qualificati servizi della Medicina dello Sport che è finalizzata alla prevenzione di patologie misconosciute e potenzialmente pericolose nell’ambito della pratica di attività sportiva, a qualsiasi livello svolta. L’attività fisica costituisce infatti un importante presidio preventivo-terapeutico nei riguardi di diverse condizioni patologiche o pre-patologiche, specie di natura cardio-vascolare e metabolica, quali sovrappeso/obesità, ipertensione arteriosa, diabete mellito di tipo 2, ipercolesterolemia, etc. Per ottimizzare gli effetti e ottenere i risultati attesi, è necessario che l’attività fisica sia correttamente prescritta e adeguatamente monitorizzata, due compiti per i quali la figura del Medico Sportivo svolge un ruolo chiave. La pandemia da COVID 19 – prosegue il prof. Ripari – ha imposto anche la sospensione di tutte le attività motorie, sia ludiche sia quelle propriamente sportive. L’ineluttabile decadimento dello status psico-fisico rende problematico il ritorno all’attività. E’ quindi prioritario individuare adeguate strategie per la tutela di coloro che si accingono a riprendere la pratica fisico-sportiva, dopo la forzata ipocinesia, nonché strutturare degli habitat idonei a far si che la suddetta pratica, possa risultare agevole, gradevole e soprattutto, scevra di potenziale pericolo di contagio. Nella nostra struttura universitaria – precisa il prof. Ripari – seguiremo le Linee Guida stilate dalla Federazione Medico Sportiva Italiana per lo screening e la riammissione alla pratica sportiva di Atleti Professionisti, nonché per la ripresa di attività ludico-motorie e sportive amatoriali. L’U.O. di Medicina e Cardiologia dello Sport del Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche della “d’Annunzio” è in grado di erogare, in unica soluzione, tutte le prestazioni richieste dai suddetti protocolli, eccezion fatta per le analisi di laboratorio, che dovranno essere effettuate in altra sede. Dunque – conclude il prof. Ripari – la Medicina dello Sport della “d’Annunzio” riparte, riparte in piena sicurezza per vivere lo sport in piena salute”.