Verso il nuovo Dpcm: stop a palestre e piscine, ristoranti chiusi in anticipo.
Stop all’attività di palestre, piscine e sale giochi e anticipo dell’orario di chiusura per il settore della ristorazione. Sono questi, secondo quanto si apprende da diverse fonti di governo, i due interventi principali per frenare l’aumento dei contagi di cui si è discusso questa mattina nella riunione tra il premier Giuseppe Conte, e i capi delegazione della maggioranza. Misure che potrebbero essere contenuti nel nuovo Dpcm. L’anticipo della chiusura dei locali, si apprende ancora, non comporterebbe però un anticipo del coprifuoco in termini di divieto di circolazione. Nel corso dell’incontro si è parlato anche del possibile ripristino del divieto di spostamento tra le Regioni ma non sarebbe ancora stato deciso se la misura entrerà o meno nel decreto.
Per quanto riguarda la scuola
L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione – materna, elementari e medie – e per i servizi educativi per l’infanzia continuerà a svolgersi in presenza. Le scuole superiori adotteranno una Dad pari al 75% delle attività e dunque un 25% in presenza su tutto il territorio nazionale, uniformando le ordinanze regionali. Lo si legge nella prima bozza del nuovo Dpcm, in via di definizione.
Sospesi i concorsi pubblici e privati
E’ quanto prevede la prima bozza del nuovo Dpcm, ancora in via di definizione. Sono sospese, si legge, le “procedure concorsuali pubbliche e private, ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica”. Dalla sospensione sono esclusi quelli per il personale sanitario e per quello della protezione civile. Salve, inoltre, “le procedure in corso e quelle per le quali esistono specifici protocolli organizzativi validati dal Comitato tecnico scientifico”.
Niente più banchetti e ricevimenti dopo matrimoni, comunioni e battesimi
E’ quanto prevede la prima bozza del Dpcm, suscettibile ancora di modifiche. “Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto – si legge nel documento – ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose.”
“Valutiamo insieme se limitare anche lo spostamento tra Regioni ad attività di lavoro e studio”.
E’ quanto avrebbe detto il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, secondo quanto si apprende, nel corso della riunione con Regioni, Comuni e Province. “E’ il momento delle scelte, dobbiamo mettere subito in sicurezza sanitaria il paese – ha aggiunto – per tutelare la salute di tutti e per far sopravvivere la nostra economia”.
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