Le indagini della polizia postale di Cagliari condotte in collaborazione dei Compartimenti di Pescara, Napoli e Reggio Calabria, hanno portato alla denuncia di tre minorenni che hanno umiliato una coetanea costringendola a realizzare video e foto di autolesionismo o con scene di sesso partite un anno fa.
Gli agenti del Compartimento della polizia postale di Cagliari, coordinati dal dirigente Francesco Greco, hanno rintracciato la vittima: stava vivendo un periodo di grave disagio psicologico e il caso è stato segnalato alle strutture competenti. Analizzando il telefonino della ragazzina, i poliziotti hanno scoperto che era in contatto con i tre denunciati, “i cosiddetti flamers – spiegano dalla Postale – soggetti che, all’interno dei gruppi social, inviano messaggi volutamente offensivi, denigratori e umilianti nei confronti di uno o più partecipanti alla chat di gruppo, scelti come bersaglio, con l’obiettivo di annientarli psicologicamente, facendo leva sulle loro fragilità, fino ad indurli ad atti di autolesionismo ed ad intenzioni suicide”. Nonostante molti numeri fossero fasulli, gli specialisti della Postale sono riusciti a risalire ai tre. Sono scattate le perquisizioni, richieste dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari, ed eseguite con la collaborazione dei Compartimenti della Polizia Postale di Napoli, Reggio Calabria e Pescara che si sono concluse con il sequestro di 5 telefoni cellulari e un notebook. Da una prima analisi sono subito saltate fuori le immagini pedopornografiche e i video di autolesionismo.