Il vice presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, Domenico Pettinari, torna a denunciare il caso dell’eliporto dell’ospedale di Pescara, la cui pista di atterraggio non è compatibile con i nuovi elicotteri adottati dal soccorso.
La vicenda ha del paradossale visto che, a causa di questa anomalia, l’elicottero – mezzo utilizzato per i soccorsi urgenti e/o in località impervie – è costretto ad atterrare all’aeroporto, dove il paziente deve essere trasferito su un’autoambulanza per essere condotto all’ospedale di Pescara, con evidente perdita di tempo prezioso.
“Il servizio di trasporto per le urgenze con l’elicottero – spiega Pettinari – era attivo fin quando, con un nuovo bando di gara, si è proceduto all’acquisto di un nuovo mezzo. Il nuovo elicottero per il soccorso urgente però non è compatibile con l’eliporto dell’ospedale in cui avrebbe dovuto svolgere la sua funzione. Il 169, elicottero di ultima generazione pesa infatti 4,8 tonnellate mentre l’eliporto ha una capacità di 3,5 tonnellate. Ad oggi, per colmare questo clamoroso errore, si dirotta l’elicottero verso l’aeroporto di Pescara, una volta lì un’ambulanza privata, pagata dalla stessa ASL (3.800 euro al mese, più 0,39 cent a chilometro percorso), trasporta il malato fino in ospedale. Uno spreco di soldi pubblici che, invece di essere utilizzati per uniformare l’eliporto alle esigenze del nuovo mezzo, si continuano a spendere per pagare l’affitto di un’ambulanza ordinaria che funge da navetta tra l’aeroporto e l’ospedale.
Oltre al clamoroso errore nell’acquisto, che genera uno sperpero di denaro pubblico per colmarlo, il dato più allarmante è che un paziente con politraumi invece di arrivare direttamente in pronto soccorso e in pochi minuti avere l’assistenza medica deve essere trasportato dall’aeroporto e allungare di molto il tempo di intervento per le prime cure salvavita, in alcuni casi anche 5 minuti fanno la differenza tra la vita e la morte. Ma non è finita qui. L’ambulanza privata che eroga il servizio navetta non è medicalizzata e quindi il medico dell’equipaggio arrivato in elicottero deve seguire il paziente in ambulanza fino all’ospedale, questo vuole dire che se nel tempo del viaggio tra un punto e un altro dovesse arrivare una nuova chiamata per l’elisoccorso non si potrebbe riprendere il volo prima del ritorno del medico.
Chiediamo al presidente Marsilio e all’assessore Verì che venga immediatamente ripristinato l’elisoccorso nell’ospedale, iniziando i lavori di messa a norma dell’eliporto e, nel frattempo, invece di noleggiare una navetta, si prenda in dotazione un elicottero più piccolo che possa svolgere la funzione in sostituzione del nuovo. Tutto questo è necessario maggiormente per i casi di grave urgenza e per quelle aree interne che non raggiungono agevolmente l’ospedale di Pescara in caso di emergenza”.