Dipendenti e collaboratori delle Naiadi di Pescara si sono riuniti in assemblea questa mattina per discutere del futuro dell’impianto. La Cgil preoccupata per l’occupazione.
Si è svolta questa mattina l’assemblea di dipendenti e collaboratori che lavorano alle piscine ‘Le Naiadi’ di Pescara per conoscere il futuro occupazionale, alla luce della scadenza fissata al 31 marzo dell’affidamento temporaneo della struttura, da parte della Regione Abruzzo, alla Progetto Sport Gestione Impianti.
“C’è preoccupazione”, spiega il segretario provinciale della Cgil Pescara, Luca Ondifero. “Siamo qui con lavoratori dipendenti, collaboratori e istruttori che, essendo stato presentato un ricorso al Tar dall’attuale gestore, su cui siamo in attesa di una pronuncia che non sappiamo quando arriverà, vogliono avere risposte certe, perché non si sa cosa accadrà dopo il 31 marzo. Per noi la priorità è che questi lavoratori, siano essi dipendenti o autonomi, continuino a lavorare per le loro competenze. Non è solo una questione legata all’occupazione, ma anche una questione legata all’impianto sportivo della città di Pescara, per la sua storia e la sua importanza e su cui riteniamo che le istituzioni debbano intervenire, per rilanciare la struttura stessa nel suo contesto complessivo”.
Nei giorni scorsi l’impianti era stato al centro dell’attenzione per lo stop alle attività agonistiche a causa dell’acqua fredda delle piscine per problemi legati agli impianti delle caldaie.
“Ogni giorno si dice che il giorno dopo la caldaia riparte e che gli impianti torneranno a funzionare, ma ci sembra che ad oggi l’acqua è fredda, perché evidentemente non è ripartita la caldaia e quindi si svolge una limitata attività agonistica”, ha continuato Luca Ondifero. “Ma ci sono stati problemi nelle ultime settimane e negli ultimi mesi per cui, rispetto alla manutenzione chiediamo che la Regione chiarisca, così come il gestore. Comunque qualcuno deve farsi carico di questa situazione”.