Al via a Pescara la prima edizione del progetto “Pedibus”, una simulazione concreta per l’attivazione di una nuova linea urbana di bus.
Si tratta di un “bus” a piedi composto dagli alunni delle tre sedi scolastiche dell’Istituto Comprensivo 5 accompagnati a scuola dai volontari di FIAB Pescarabici, dai percettori del reddito di cittadinanza messi a disposizione dal Comune e da eventuali docenti e genitori.
Il tutto è stato messo in piedi dalla tenacia e dalla costanza di Cristina Tarquini, ex docente di quel circolo, e dall’ Assessore comunale alla mobilità, Luigi Albore Mascia, che per mesi, coadiuvato dai referenti del settore, ha tenuto teso il filo istituzionale del progetto con periodici incontri organizzativi.
A scuola si arriva a piedi, in “cordata” con i compagni, con cappellino e pettorina. Sono tre le scuole dell’Istituto Comprensivo 5 di Pescara a partecipare al Pedibus, il programma educativo riservato ai ragazzi delle elementari.
Il progetto è stato presentato nella scuola di via Gioberti, in quella di via Cavour e domani in via Carlo Alberto Dalla Chiesa nel corso di incontri a cui prendono parte docenti e famiglie e i rappresentanti di Fiab – Pescarabici che, da volontari, accompagneranno i bambini nel loro percorso, supportati anche da percettori del reddito di cittadinanza .
“E’ un programma a cui teniamo molto – ha sottolineato l’assessore alla Mobilità Luigi Albore Mascia – perché contribuisce a formare le nuove generazioni nel rapporto con una città moderna, ecosostenibule, pronta a confrontarsi con le grandi realtà europee. Proprio con fondi europei, statali e regionali, stiamo lavorando non solo per il Pedibus, ma per la mobilità leggera in generale: Pescara è una città che ha tanti mesi con temperature sostanzialmente gradevoli: questo deve consentirci di lasciare l’auto a casa e di muoverci a piedi o in bicicletta, consideriamolo un aiuto per la nostra salute e la nostra socialità”.
Lo stesso istituto già qualche anno fa aveva partecipato a una giornata sperimentale con il Pedibus: “Accogliamo con entusiasmo la possibilità di partecipare a un progetto stabile – afferma la vicepreside Immacolata Starace – che dimostra anche un interesse da parte delle istituzioni nei confronti dei bambini”.
Il Comune ha curato la predisposizione dei punti di raccolta: è stata definita un’area di cortesia, in cui i genitori potranno sostare per il tempo necessario ad affidare i bambini agli assistenti volontari, sempre riconoscibili dalle loro pettorine. Pettorine che, insieme ai cappellini, vengono fornite anche ai ragazzi che possono così muoversi in comitiva e in maniera visibile, a distanza di sicurezza secondo le prescrizioni anticovid. Ogni istituto avrà cappellini di colore diverso, correlato a tutta la segnaletica che guiderà il percorso.
I punti di raccolta sono stati studiati anche sulla base delle indicazioni fornite dai genitori, relativamente all’area di provenienza.
Per i plessi di ‘Gioberti’ e ‘Cavour’ le fermate sono: Toti/Kidland all’incrocio tra viale Kennedy e via Toti; Cavour, all’incrocio tra via Cavour con Strada Parco, lato monte; Cadorna, all’incrocio tra via Cadorna con Strada Parco, lato monte; Parco dei sogni, all’incrocio tra via Mafalda di Savoia e Strada Parco. Per il plesso di ‘Piano T’ le fermate sono: Naiadi, parcheggio delle Naiadi angolo sud/est, confinante con Strada Parco; Santa Filomena, lungo la via Nazionale Adriatica, circa 50 metri a sud della chiesa omonima; Strada delle Fornaci, all’altezza del civico 13, presso via Carlo Alberto Dalla Chiesa.
I bambini verranno accolti dalle 7.30 alle 8 e verranno riaccompagnati dai genitori nello stesso punto di affidamento al termine delle lezioni, con copertura anche dell’eventuale orario pomeridiano. Per l’Istituto comprensivo 5 il progetto è stato curato dalla professoressa Cristina Tarquini.
Il servizio del Tg8