Il primo febbraio del 2013 l’avvocata Simona Giannangeli ricevette un biglietto di minacce, che qualcuno lasciò sul parabrezza della sua auto. C’era scritto: “Ti passerà la voglia di difendere le donne”.
E proseguiva così:
Stai attenta e guardati sempre le spalle, da questo momento la città non è più sicura per te e per le donne che difendi”.
Da allora la legale aquilana che ha fatto della lotta contro la violenza sulle donne la sua priorità, invece che fermarsi ha lavorato con più coraggio e incisività. Per due anni la Giannangeli – che ha alle spalle una vita in difesa delle donne violentate o aggredite – sarà la nuova presidente dell’Associazione “Donatella Tellini”, Biblioteca delle Donne-Centro Antiviolenza dell’Aquila, del quale è stata co-fondatrice. L’avvocata delle donne (così è conosciuta Simona Giannangeli) è stata anche parte civile nel processo arrivato in Cassazione per lo stupro di Pizzoli.