Inchiesta formazione Ial Cils: verso prescrizione. Verso la prescrizione, per tutti i reati, il processo sullo scandalo che ruota attorno allo Ial, l’ente di formazione della Cisl Abruzzo, fallito nel 2012 in seguito ad una serie di attività fraudolente che la Procura ha contestato ad ex amministratori ed ex dipendenti dell’ente, per fatti risalenti ad un periodo compreso tra il 2000 e il 2006. Per la stessa vicenda la Corte dei Conti, nell’aprile del 2014, ha condannato gli ex amministratori dello Ial Francesco Gizzi e Bruno Colombini, e gli ex dipendenti dell’ente Marco Michetti e Claudio Graziani, ad un risarcimento di 23 milioni e 700 mila euro nei confronti della Regione Abruzzo. Il procedimento penale viaggia su binari paralleli e chiama in causa complessivamente 14 persone, che devono rispondere di truffa aggravata e associazione a delinquere poiché, secondo l’accusa, avrebbero portato a compimento una serie di attività illecite, “per il conseguimento di finanziamenti ed erogazioni pubbliche in danno della Regione Abruzzo e della Comunità europea”, ottenendo dalla Regione l’accreditamento all’istituzione di numerosi corsi. Il reato di truffa aggravata, però, risulta già prescritto, mentre per il reato di associazione per delinquere la prescrizione scatterà nel prossimo settembre. Per questa regione il tribunale collegiale di Pescara, questa mattina, ha rinunciato a procedere con la fase istruttoria, che oggi prevedeva la deposizione di alcuni testimoni e ha aggiornato l’udienza al prossimo 25 ottobre: in quell’occasione verranno acquisiti gli atti di indagine e se ci saranno delle evidenze favorevoli all’assoluzione si procederà in tal senso, altrimenti scatterà la prescrizione