L’odissea vissuta all’aeroporto londinese di Stansted, da una famiglia abruzzese. Il racconto di Carlo Castellano.
Una vacanza a Londra si è trasformata in una vera e propria odissea per una famiglia pescarese. E’ il capofamiglia Carlo Castellano con la moglie Emanuela a raccontarla. Una volta arrivati allo scalo londinese, un addetto ai bagagli, ci dice Carlo, ha scaraventato le valigie per terra come si vede anche dalla foto che ci ha fornito. A quel punto si è avvicinato all’addetto chiedendogli, cortesemente, di fare al meglio il proprio lavoro. L’uomo, londinese secondo Carlo, ha cominciato a insultarlo, con parolacce facilmente comprensibili e a minacciarlo. Carlo e la sua famiglia, attoniti, hanno chiesto di parlare con la Polizia, ma l’uomo ha insistito per far restare lo sventurato abruzzese a terra coinvolgendo il comandante dell’aereo. Morale della favola (si fa per dire), Carlo è stato costretto a restare un giorno in più a Londra mentre la famiglia, la moglie e quattro ragazzi, in lacrime hanno ripreso l’aereo per far ritorno ad Ancona. Secondo Carlo si tratta di un atto di razzismo, poiché il volo era italiano e anche il suo accento tradiva la nazionalità. Per questo ha scritto al Console italiano in Inghilterra e assistito dal suo avvocato, Edno Gargano, chiede scuse ufficiali, non vuole soldi, affinché queste brutte avventure non si verifichino più.
Il servizio del Tg8