Il consiglio comunale di Chieti, riunitosi in mattinata, ha bocciato la delibera sulla contestata vendita della farmacia Filippone.
La delibera non passa per 15 voti a 16 (16 consiglieri hanno votato contro la vendita della farmacia comunale comunale e 15 a favore). Tra i 16 consiglieri contrari alla delibera di cessione di Filippone ci sono anche i 5 consiglieri di maggioranza cosiddetti “ribelli” e definiti “traditori” dal sindaco Umberto Di Primio; di 5 “ribelli” in 4 hanno votato contro la vendita e 1 si è astenuto. C’erano anche diversi cittadini che si sono da sempre opposti alla vendita della farmacia del loro quartiere.
Il sindaco Umberto Di Primio intanto si dice non intenzionato a dimettersi, ma per le opposizioni, che dichiarano aperta la crisi in Comune, la maggioranza non ha più ragione di esistere. Il M5s chiede le dimissioni dei consiglieri per far cadere il consiglio. Critico anche il Pd sulla delibera stessa, mentre il sindaco Di Primio ha parole dure per l’opposizione e i consiglieri di maggioranza che hanno votato contro definiti “traditori”: “Vorrà dire che dovremo fare tagli, l’anno prossimo, per oltre un milione di euro. Chi oggi ha fatto una finta battaglia per il sociale e strumentale per Chieti solidale, dovrà sapere che se dovessimo andare in predissesto i primi a perdere i posti di lavoro saranno proprio i lavoratori di Chieti Solidale e Teate Servizi”.
Il servizio del Tg8