Coronavirus Abruzzo: anche nella nostra regione gli asili nido e le scuole per l’infanzia privati rischiano il collasso, l’appello al Governo sia per chi li gestisce sia per le stesse famiglie che potrebbero ritrovarsi senza strutture una volta passata l’emergenza.
“Sono una direttrice di un asilo nido a Pescara che ha chiuso da marzo. Tutti i nidi privati rischiano la chiusura chiediamo un aiuto allo Stato per sostenere le spese che ci sono che ovviamente se i genitori non ci pagano non riusciamo a coprire. Non possiamo chiedere altri soldi ai genitori per un servizio del quale non usufruiscono,” così Alessia Ferri, direttrice Giardino per l’Infanzia che pone l’attenzione sulla difficoltà degli asili nido e delle scuole per l’infanzia.
Stesse preoccupazioni da parte di Stefania Saponaro presidente FINESI Abruzzo.
Cinzia D’Alessandro è, invece, la presidente nazionale EduChiaAmo e ci racconta le preoccupazioni e la situazione di questi spazi che costituiscono il 70% del territorio nazionale che andranno al collasso: “Non c’è nessuna misura che ci tuteli all’interno del Decreto. Chiediamo al Governo nuove misure perché la cassa integrazione per i dipendenti non basta. Abbiamo dei costi fissi che dobbiamo sostenere per esempio per i canoni di locazione. Si rischia, dunque, il collasso sociale e che le famiglie che prima usufruivano di questi luoghi si ritrovino senza un posto dove poter portare i propri bambini. Anche perché molti comuni si appoggiano a queste realtà. Lanciamo il nostro grido e speriamo che il Governo ci ascolti, altrimenti si tornerà come minimo indietro di decenni.”
Le strutture abruzzesi possono iscriversi grazie alla mail: comitatoeduchiamoabruzzo@gmail.com
Il Servizio del Tg8: