Il neo sindaco di Pescara, Carlo Masci, pensa alla chiusura del mercato etnico alla stazione: auto al posto delle bancarelle con i commercianti, per lo più extracomunitari, da integrare nei mercati rionali.
“Pescara è la mamma di tutti”, dice il sindaco Carlo Masci “e saremo aperti anche al confronto con i commercianti del mercato etnico che, però, come da programma elettorale non ha ragione di esistere.” Da poco inaugurato sotto il terzo tunnel della stazione ferroviaria, il mercato multietnico è partito a singhiozzo con i primi commercianti. I posti sono 99, una sessantina i venditori che hanno risposto alla domanda per vendere merce nel rispetto delle regole e dire no alla contraffazione. Ma per Masci quel tunnel rappresenta l’isolamento per i cittadini extracomunitari che, anzi, devono essere integrati all’interno dei mercati rionali. Insomma il mercato multietnico aperto da poco potrebbe diventare un parcheggio o comunque uno snodo per la viabilità chiarisce il neo primo cittadino. Certo bisognerà seguire un iter ma Masci è perentorio, “anche diversi cittadini sono ed erano contrari al mercato nel tunnel”. Ieri e l’altro ieri il mercato multietnico è stato chiuso per la fine del Ramadan festeggiata dai tanti musulmani presenti nell’area metropolitana, non solo Senegalesi. Se il primo cittadino, non ancora insediato, sta comunque “girando la città come fosse ancora in campagna elettorale” e dovrà ora barcamenarsi tra assessorati e deleghe, dovrà affrontare anche la questione mercato multietnico, voluto dall’amministrazione di centrosinistra ma che aveva visto la netta contrarietà non solo del centrodestra ma anche del Movimento 5Stelle, vista la spesa, 200 mila euro, e vista la possibilità di integrazione degli extracomunitari tra gli ambulanti italiani nei vari quartieri, sempre mettendosi in regola. Auto al posto delle bancarelle sotto il tunnel della stazione, quindi? Per saperlo bisognerà attendere ancora un po’, come dire, il prossimo treno.
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