Un’ordinanza del sindaco di Teramo vieta l’uso dell’acqua di Fonte della Noce. Il Ruzzo precisa: “Non è la nostra acqua”.
Questa mattina il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, ha emanato un’ordinanza con la quale intima, in via preventiva e cautelativa, il divieto di utilizzare l’acqua per uso potabile di Fonte della Noce, sita nella zona ubicata tra C.ne Ragusa e Ponte San Ferdinando del Parco fluviale del Vezzola. L’ordinanza comunale fa seguito alle verifiche che l’amministrazione ha disposto sul sistema idrico del territorio con la finalità di garantire l’utilizzo dell’acqua nelle maniere e forme più sicure e appropriate. La disposizione, ovviamente temporanea, sarà annullata al ripristino delle condizioni attese dall’amministrazione.
Intanto la dichiarata non potabilità dell’acqua della zona di Fonte della Noce ha generato confusione nella cittadinanza, tanto che il Ruzzo ha divulgato una precisazione che intende fare chiarezza e tranquillizzare gli utenti, poiché la fonte incriminata non è di pertinenza dell’acquedotto del Ruzzo.
“Informiamo la cittadinanza che la nostra acqua resta potabile, come sempre, fermo restando le indicazioni del sindaco, che comunque non riguardano l’acqua che scorre dai rubinetti di tutti coloro che sono serviti dall’acquedetto del Ruzzo”, si legge nella nota del Ruzzo.
Oltre a esaminare l acqua si dovrebbero eseguire interventi di pulizia per rendere decoroso uno dei pochi siti storici che resta ancora in piedi, dando a Fonte della Noce l importanza che merita, in una città in cui, grazie a illustri sindaci che ci hanno preceduto,e’ rimasto ben poco dei tesori che raccontavano la nostra storia e la bellezza della nostra città.