Il maltempo ritarda i lavori di risistemazione del tetto dell’Accord Phoenix e slittano le prime venti assunzioni. Ancora nulla di fatto dunque sul fronte dell’avvio delle attività di una delle aziende più attese per la ripresa occupazionale dell’Aquila, che gradualmente dovrebbe arrivare a riassumere circa 150 lavoratori dell’ex polo elettronico.
La pioggia che si è protratta fino a pochi giorni fa, di fatto ha rallentato il rifacimento del tetto dell’enorme stabilimento, aggravando la già difficile situazione di molti lavoratori: sono 120, infatti, quelli rimasti senza reddito da mesi, in alcuni casi anche da oltre un anno.
Le prime assunzioni dell’Accord Phoenix, l’azienda dell’imprenditore inglese di origini indiane Ravi Shankar, che si occupa della lavorazione degli scarti di materiale elettronico, avrebbero dovuto esserci il 30 giugno scorso. Nulla di fatto invece, per ora: i lavoratori delle aziende fallite – Pa Service, Fida, Intercompel, Finmek – dovranno ancora aspettare.
Intanto, venerdì pomeriggio le porte dello stabilimento saranno aperte alla stampa, alla politica e al prefetto.