Appuntamento a lunedì prossimo, 24 ottobre, con Ravi Shankar, l’imprenditore inglese che ha portato all’Aquila l’azienda per il recupero dei rifiuti elettronici Accord Phoenix, dopo l’incidente istituzionale che si è creato nei giorni scorsi.
E che ha visto contrapposti in un valzer di tensioni l’impresa e i sindacati (e che vede come arbitro terzo il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Giovanni Lolli), ora arrivano le promesse.
Lunedì 24 Accord Phoenix presenterà ufficialmente il piano industriale”. La rassicurazione arriva direttamente da Lolli, che due giorni fa ha incontrato Shankar in un tavolo allargato convocato, su richesta dei sindacati – per cercare di mettere pace sostanzialmente, al quale, però, non si è seduto il sindaco Massimo Cialente. L’azienda ha promesso che lunedì verrà presentato anche il cronoprogramma delle iniziative e l’indicazione dei profili professionali necessari alle attività produttive. Poi, i prossimi incontri avranno un profilo ufficiale e istituzionale. Restano sul tavolo, però, ancora le questioni poste dai sindacati nei giorni scorsi, con un comunicato stampa al vetriolo che ha scatenato violente polemiche e anche la reazione stizzita del sindaco Cialente, che ha accusato i sindacati di voler far fuggire dalla città un’azienda importante come Accord Phoenix, sul cui insediamento lui personalmente lavora da anni.
Le preoccupazioni riguardano innanzitutto i livelli occupazionali. Stando ai sindacati, sarebbero 24 – attualmente – le persone assunte, delle quali una decina impegnate nelle attività produttive, e “gli altri , spiega Clara Ciuca della Uil, “che invece vagano per lo stabilimento impartendo ordini spesso contraddittori”, manager o consulenti con stipendi da favola”. Non si starebbero rispettando i patti e le priorità che la politica e i sindacati avevano chiesto e che l’azienda aveva garantito: l’assunzione di personale pescato dal bacino degli ex lavoratori del polo elettronico.
Il servizio del Tg8: