Brioni: raggiunto l’accordo con i sindacati. Dagli oltre 450 esuberi si è passati a 139.
Al termine di una lunga ed estenuante trattativa, conclusasi intono alla mezzanotte, è stato sottoscritto il preliminare di accordo tra la Holding francese Kering, proiprietaria della Brioni ed i Sindacati. L’accordo, anche se non soddisfa a pieno i sindacati si fonda su 5 punti e riguarda l’esubero di 450 lavoratori sui 1200 impiegati negli stabilimenti dell’area Vestina. Le parti riunite intorno ad un tavolo al quale ha preso parte anche il Vicepresidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, hanno raggiunto un accordo che impegna la Società tessilea ricondurre presso i siti produttivi di Penne, Montebello di Bertona e Civitella, le lavorazioni compatibili con le tecnologie e le professionalità presenti. Tale strumento, si legge nel verbale di accordo, produce il recupero di 75 FTE.
Inoltre dal 1 giungo p.v. sarà rimodulato l’orario di flessibilità a 32 ore settimanali con il conseguente riproporzionamento degli altri orari di lavoro. Mentre altre misure a favore dei lavoratori sottoposti a riduzione degli orari saranno quantificate in appositi incontri in sede sindacale con l’individuazione di una misura relativa all’una tantum. Prevista inoltre l’immediata apertura della procedura di mobilità con il solo requisito della non opposizione al licenziamento per un numero massimo di 139 FTE da concludersi entro il 30 aprile. Infine, tutti i lavoratori coinvolti dalla rimodulazione dell’orario di lavoro o dalla mobilità volontaria, si impegnano a sottoscrivere un verbale di transazione sindacale. L’incontro, come ha sottolineato Luca Piersante della Uil, ha registrato dei momenti di grande tensione. In almeno tre circostanze si è arrivato ad un soffio dalla rottura della trattative. Fondamentale il lavoro dei sindacati ma anche del Vicepresidente della Giunta Regionale Giovanni Lolli.