Finta donazione all’Arcivescovo: via al processo. Giovedì prossimo 12 gennaio presso il Tribunale di Pescara prima udienza del processo a carico dei sei imputati.
La vicenda risale al dicembre del 2013 quando la Questura di Pescara fece luce su un giro di truffe milionarie a danno dello Ior e di banche svizzere sgominando una presunta organizzazione criminale internazionale con base a Pescara che secondo le indagini commerciava falsi titoli di Stato esteri. L’operazione della Squadra mobile del capoluogo adriatico ha portato alla denuncia di sette persone. Alla base del presunto affare, falsi titoli donati a una fondazione e spacciati per milionari, con un valore totale sulla carta di 900 milioni di dollari. Nel mirino della banda, a cui capo c’era un pescarese, S.A.E., 43enne nato in Argentina e residente nel capoluogo adriatico, finì anche l’allora Arcivescovo di Pescara e Penne Monsignor Francesco Cuccarese, non indagato, in qualità di legale rappresentante della Fondazione benefica I.V.E.C. (In Veritate et Charitate), al quale sono stati donati il primo aprile 2010 venti titoli messicani della Deuda Bancaria Publica de la Tesoreria de la Federacion Mexicana, emessi nel 1930. Martedì prossimo 12 gennaio presso il Tribunale di Pescara, si terrà la prima udienza del processo. Davanti ai giudici compariranno, l’Italo-Argentino, Aldo Eduardo Sancez, 45 anni, Maria Giovanni Calafiore, commercialista pugliese di 62 anni, ed altri 4 componenti del sodalizio vicini al Sancez.