Nomine Aca, la Cgil chiede un confronto. La Cgil di Pescara chiede al Presidente della Regione Luciano D’Alfonso ed ai Sindaci l’apertura di un confronto serio ed immediato sul futuro dell’ACA, la Spa pubblica che gestisce il servizio di erogazione idrica e di depurazione delle acque.
Il Segretario Provinciale della Filctem Cgil Domenico Ronca ha ricordato stamani nel corso di una conferenza stampa che l’Aca deve diventare un’azienda moderna in grado di gestire efficientemente il patrimonio idrico del territorio. L’Attuale amministratore della società, ha ricordato Ronca è riuscito ad invertire il trend disastroso dell’Ente. Ma tutto questo non può bastare. La rete idrica vecchia e fatiscente perde lungo il percorso circa il 50 % del prezioso liquido, si deve procedere alla diversificazione delle tariffe e a dotare tutti gli utenti dei contatori. Altro discorso la depurazione delle acque. E’ inammissibile che in una città come Pescara, che sul turismo balneare basa buona parte della sua economia, bastino due gocce di pioggia per mandare in tilt i depuratori con i conseguenti divieti di balneazione. Ci sono depuratori sufficienti su tutto il territorio ma vanno messi a norma e soprattutto in funzione. Se esperti del calibro di Preziosi, Damiani e Leombroni hanno riferito che i depuratori vanno solo ristrutturati e non costruiti si ha già una dimensione di cosa occorre fare. Costruire nuovi depuratori, ha aggiunto ancora Ronca, significherebbe avere il problema della bonifica dei terreni di quelli dismessi. Per creare le condizioni per un confronto serio ed immediato si potrebbe far slittare di una decina di giorni la nomina del nuovo Amministratore dell’Aca ha aggiunto infine il Segretario Domenico Ronca.