A Chieti picchetto di protesta dei lavoratori del laboratorio analisi dell’ospedale Ss. Annunziata contro l’immobilità della Asl, chiamata a risolvere le criticità del reparto.
“Lunedì 22 luglio 2019 le prestazioni ordinarie erogate dal laboratorio analisi dell’Ospedale di Chieti potrebbero subire sospensioni a causa di uno sciopero del personale”. È questo l’avviso che campeggia sulla pagina del Santissima Annunziata.
A motivare lo sciopero del personale del laboratorio analisi del policlinico teatino (22 tecnici e 15 dirigenti), proclamato per l’intera giornata di oggi, lunedì 22 luglio 2019, da USB PI (unione sindacale di base pubblico impiego) e dalla CGIL FP (funzione pubblica) di Chieti, è l’immobilità della Asl di Lanciano Vasto Chieti, accusata di non sanare le criticità che affliggono il reparto. Stanze strette, magazzino senza finestre, impianto di aerazione inadeguato, muri rovinati e macchinari ammassati nella sala d’aspetto per mancanza di spazi non conformi ad accogliere gli stessi.
Dito puntato anche contro il fallimento del tavolo tecnico permanente, proposto dalla stessa Asl e successivamente abbandonato da quest’ultima, che per scongiurare lo sciopero ha chiesto perfino l’intervento della Prefettura.
Nel giorno dello sciopero, che ha raggiunto la totale adesione dei dipendenti, ad eccezione di coloro che sono stati precettati per garantire le emergenze, la protesta dei lavoratori si concentra con un picchetto davanti al Comune di Chieti in corso Marrucino, per chiedere garanzie anche al sindaco Umberto Di Primio, mentre l’azienda sanitaria locale annuncia un piano per sanare le criticità strutturali.
E da domani di nuovo tutti al lavoro, con la consapevolezza però che la battaglia andrà avanti fino a quando non saranno risolte le criticità per garantire la sicurezza dei lavoratori e la qualità del servizio offerto.