I carabinieri di Teramo hanno scoperto una coltivazione di marijuana in un capannone a Civitella del Tronto; arrestato un 24enne cinese.
L’operazione è avvenuta nell’ambito dei controlli delle aree rurali, disposti dal comando provinciale dei Carabinieri di Teramo. A finire in manette è stato L. K. cittadino cinese classe 1994, arrestato dai militari del reparto operativo, perché ritenuto responsabile di coltivazione di marijuana.
Insospettiti dall’impianto di condizionamento sempre acceso di un capannone ubicato nella frazione Villa Chierico di Civitella del Tronto, dove, non essendoci un allevamento di animali, non vi era alcuna motivazione per l’installazione dello stesso, i carabinieri hanno ipotizzato che all’interno del capannone si svolgessero attività illecite con persone che entravano e uscivano frequentemente dalla struttura. Il forte odore tipico della marijuana che si sentiva nell’aria ha indotto i carabinieri a fare irruzione all’interno del fabbricato, dove è stato sorpreso un cittadino cinese a guardia di 600 piante di marijuana, con un altezza variabile tra i 130 e i 180 cm.
All’interno del capannone i carabinieri hanno scoperto un articolato impianto elettrico, che alimentava un sistema di aereazione, illuminazione e irrigazione, agevolando la coltivazione della marijuana nelle quattro stanze ricavate dai circa 350 mq del fabbricato.
Addetto alla vigilanza del sito e al controllo del corretto funzionamento degli impianti allestiti, il
cittadino cinese, privo di documenti di identità, è risultato clandestino sul territorio nazionale e domiciliato proprio all’interno del capannone.
Nel corso della perquisizione sono stati trovati 600 grammi di stupefacente già essiccato, 8 contenitori
di plastica dove erano state messe a coltura circa 1000 germogli di marijuana, numerosi sacchi di
terriccio, taniche di fertilizzante e vasi dove coltivare le piante. Da una stima approssimativa si ritiene che la piantagione avrebbe consentito la produzione di circa un quintale di stupefacente per un valore commerciale di vendita al dettaglio di circa 500.000 euro.
Al momento i carabinieri indagano per accertare per conto di chi il ventiquattrenne cinese svolgesse quelle mansioni e se fossero affidate solo a lui o se si avvalesse della collaborazione di altre persone per coltivare la marijuana.
Intanto su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di turno, Stefano Giovagnoni, il 24enne cinese è stato tradotto presso la casa circondariale di Teramo.