A Pescara oltre mille gli studenti scesi in strada per partecipare al corteo per dire no al terrorismo, per il diritto allo studio e contro Ombrina.
Nella Giornata internazionale degli studenti, oltre un migliaio i ragazzi che sono scesi in strada per partecipare al corteo organizzato a Pescara che è stato aperto da un minuto di silenzio per i tragici fatti di Parigi. La manifestazione è stata anche l’occasione per ricordare le vittime degli attentati nella capitale francese e ribadire il no forte e deciso al terrorismo dell’Isis. C’è stato poi un momento di confronto e discussione sull’Islam, poi la contrarietà espressa dagli studenti al progetto Ombrina Mare “a cui l’Abruzzo ha detto no e che ci viene imposto dall’alto”. I manifestanti hanno chiesto “di avere il diritto allo studio veramente garantito”, spazi dedicati e la realizzazione di un centro giovanile e di aggregazione a Pescara. L’attenzione è stata posta sulla situazione “drammatica in cui versano alcune scuole cittadine” e all’unanimità le centinaia e centinaia di studenti scesi in piazza hanno ribadito il “no secco” alla Buona scuola del Governo Renzi.
“Soffriamo di una mancanza di democrazia – dicono gli studenti – sia per quanto riguarda la Buona scuola, che ci è stata calata dall’alto, sia per quanto riguarda Ombrina mare e le estrazioni petrolifere, a cui l’Abruzzo ha detto chiaramente no prima con 40mila persone in marcia a Pescara e poi con 70mila a Lanciano”.