Dopo il no decisivo della Sovrintendenza al Ponte del Cielo, si pensa ora a non perdere il milione di fondi a disposizione: a Stella Maris di Montesilvano o a Teatro Michetti di Pescara?
Dopo la bocciatura da parte della Sovrintendenza del Ponte del Cielo davanti alla Nave di Cascella, si pensa a non perdere il milione di finanziamenti di fondi Fas da spendere entro il 31 dicembre. Dopo il no al pontile circolare in Largo Mediterrano confermato dalle Belle Arti, il Comune di Pescara ricorre alla direzione generale del Ministero e probabilmente si appellerà anche al Tar, ma si pensa a come utilizzare il milione di euro per non perderlo. Il promotore del Ponte del Cielo, Luciano D’Alfonso, che in quell’opera aveva creduto, ora anticipa le ipotesi sulla destinazione dei fondi: Teatro Michetti di Pescara o Stella Maris di Montesilvano, o anche, la Città della Musica. Il tutto deve essere fatto in tempi brevissimi per questo si opterà per l’opera il cui progetto è in avanzamento maggiore. Non ne fanno una questione di campanile i sindaci di Pescara e Montesilvano, Alessandrini e Maragno, i quali in modo decisamente diplomatico sono pronti a ogni decisione che possa garantire il mantenimento e soprattutto la possibilità di spendere i fondi. Se Stella Maris o Teatro Michetti, poco importa: l’importante, almeno dalle parole dei due primi cittadini, è il recupero e la salvaguardia di uno dei due manufatti. Anche se poi entrambi puntualizzano che i rispettivi progetti, per il teatro Michetti e per la Stella Maris, sono l’uno più avanzato rispetto all’altro e viceversa. D’altronde, alla vigilia della decisione in Consiglio Regionale sulla Nuova Pescara, il prossimo 24 novembre, parlare di campanili e confini invalicabili non sembra, ai due Sindaci, nemmeno opportuno. C’è però una terza ipotesi: più di qualcuno, con un pizzico di ironia commenta: “Vuoi vedere che a D’Alfonso riesca anche di realizzarlo, il Ponte del Cielo?”
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