A Montesilvano l’assessore Aliano (Lega) favorevole alla riapertura delle case chiuse per regolamentare la prostituzione. Il consigliere Forconi (FdI) propone il sequestro degli appartamenti in condominio, affittati per lo sfruttamento del meretricio.
La lotta allo sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione è una battaglia che da anni impegna risorse ed energie del comune di Montesilvano, dove le cronache registrano con frequenza episodi ordinari di denunce del fenomeno del meretricio e di multe ai clienti delle donne sfruttate. La novità di questi giorni è che dal consigliere Marco Forconi (FdI) arriva la proposta di sequestrare gli appartamenti affittati per lo sfruttamento della prostituzione, cercando di dare concretamente seguito a un provvedimento che era già stato annunciato in campagna elettorale, mentre l’assessore all’urbanistica Anthony Aliano (Lega) si dice favorevole alla modifica della Legge Merlin che consentirebbe la riapertura delle case chiuse, per regolamentare una volta per tutte il fenomeno della prostituzione.
“Appare conforme alla legge e, in particolare, all’art. 321 cpp, il sequestro dell’immobile in condominio, al cui interno i conduttori in affitto siano dediti esercitare il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione”, scrive Marco Aurelio Getulio Forconi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia – Montesilvano con delega al progetto sicurezza e alle politiche della casa. “Scopo del sequestro è impedire che l’immobile sia suscettibile di un impiego criminoso, così come stabilito dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 46397, pubblicata in data 9 ottobre 2017.
Il censimento delle palazzine in cui si esercita tale pratica è quasi terminato: un lavoro mai svolto da nessuna amministrazione comunale in precedenza e che si rende necessario in un’ottica di una sempre più stretta collaborazione con le forze dell’ordine.
Un fenomeno che Montesilvano soffre tradizionalmente da decenni e che sembra essersi riacutizzato da qualche anno, senza contare che molte prostitute sono oramai anche vettori attivi di traffico di stupefacenti.
Pur in mancanza di legislazione nazionale sulla materia (è bene ricordare che sono reati lo sfruttamento e il favoreggiamento e non la prostituzione in sé) il Comune di Montesilvano si farà comunque portavoce di tale tematica nei tavoli prefettizi.
È impensabile credere di poter debellare una problematica così radicata come quella della prostituzione solo attraverso una campagna mediatica dai forti toni, per quanto formalmente e sostanzialmente corretti, senza la promozione di atti concreti e innovativi.
#tolleranzazero #pugnodiferro”, conclude il consigliere Forconi.Il Servizio del Tg8:
https://www.youtube.com/watch?v=urEGgKUfaqQ