Docente morto in Turchia, sabato la salma a Pescara. E’ atteso per la giornata di sabato il rientro a Pescara della salma di Alessandro Angelucci, il docente 34 enne originario di Lanciano ma residente a Pescara morto lunedi’ in Turchia dopo essere precipitato accidentalmente in un dirupo.
A dichiararlo all’Agi e’ stata la sorella Giovanna. L’incidente e’ avvenuto durante un’escursione nella zona di Kokaali, nel distretto di Karasu della provincia di Sakarya, provincia sul Mar Nero a 200 km da Istanbul. Dall’autopsia, effettuata ieri sera presso l’ospedale Kocaeli State Hospital di Istanbul, sarebbe emerso che il decesso e’ stato provocato da emorragie interne letali.
“Mio fratello – ha affermato Giovanna – non era titolare di Cattedra ma era il suo sogno. Aveva un curriculum infinito con un piacere immenso di studiare. Di ore di docenza ne aveva fatte comunque molte e prima di partire era stato co-relatore di una tesi. Aveva uno studio con oltre 4 mila volumi, anche antichi, tutto finanziati dall’amore dei genitori (il padre era deceduto due anni fa, ndr). La sua ragione di vita era lo studio, una passione incredibile. La sua perdita ci strazia. Il dolore e’ tanto tanto forte, grande. Io e mamma ormai abbiamo toccato il fondo. Ma vedere tutte le manifestazioni di affetto e di amicizia veramente ci consola. Ringrazio il Consolato italiano in Turchia, tutti davvero gentili. Ci chiamano in continuazione per aggiornarci. Ci stanno aiutando col cuore. Solo ieri sera – fa sapere Giovanna – abbiamo scoperto che Alessandro aveva un’assicurazione con le Poste che prevede anche il rientro in patria della salma. Per quanto di loro competenza, anche le Poste si stanno attivando in tal senso. Alessandro, per come la vedo io, conclude la sorella, era un professore, perche’ aveva tutti i titoli. Ma la sua passione smodata per lo studio lo portava quasi sempre a lavorare gratis. Dio quanto ci manca”.
Intanto il vice sindaco di Pescara ricorda che Alessandro, durante i Giochi del Mediterraneo dello scorso anno, aveva vestito come volontario i panni della mascotte “Pescarina”. Queste le parole di Enzo Del Vecchio:
“Aveva abbracciato chissà quante migliaia di persone Alessandro Angelucci durante i Giochi del Mediterraneo che si sono tenuti lo scorso anno in città. Perché lui aveva vestito i panni di Pescarina, la stella mascotte dei Giochi, per tutta la durata della manifestazione.
La notizia della sua scomparsa in Turchia ci ha toccato profondamente, perché abbiamo avuto modo di collaborare con una persona davvero speciale, dalla grande cultura e anche dalla grande apertura, che si era messo a disposizione come volontario quando l’evento ha chiesto l’aiuto della città. Ha dato e ricevuto migliaia di abbracci, un fatto che di certo serve poco per consolare la famiglia e i tantissimi amici di Alessandro per la perdita subita e a cui siamo vicini. Lo ricorderemo sempre come persona vitale, competente, geniale, dalla straordinaria capacità di dialogare con chiunque e di rendersi accogliente, esattamente come lo è stato durante quel periodo per dare il benvenuto agli atleti e al pubblico dei Giochi. Siamo orgogliosi di averlo avuto fra i nostri volontari ai Giochi e che abbia dato alla mascotte un cuore allegro e una bella anima per tutto il tempo che ne ha vestito i panni”.