Presentato il 4 settembre presso la “Sala Tropicana 1” dell’Hotel Excelsior di Venezia Lido, in collaborazione con la “Fondazione Ente dello Spettacolo”, il film “Lectura Ovidii” del regista Davide Cavuti.
Cavuti è stato presente al Lido insieme con Luciana Della Fornace, presidente nazionale di Agiscuola, Caterina Fantauzzi, dirigente “IIS Ovidio” e project manager del progetto, Pino Ammendola, attore protagonista.
Davide Cavuti torna a Venezia dopo aver presentato nella città lagunare il film “Un’avventura romantica” nel 2016 (vincitore successivamente del “Premio Flaiano” per la regia) e il documentario “Preghiera”, dedicato alle popolazioni colpite dal sisma dell’Aquila; precedentemente, nella veste di compositore, Cavuti era stato al “Festival di Venezia” nel 2010 per la presentazione di “Vallanzasca – gli angeli del male” di Michele Placido e con Kim Rossi Stuart.
Il cast del film “Lectura Ovidii” è composto da Pino Ammendola (Ovidio), Maria Rosaria Omaggio (Fabia), Franco Oppini (un amico di Ovidio a Tomi), Edoardo Siravo (Imperatore Tiberio) e (nelle “Lecturae”) la partecipazione straordinaria di Michele Placido oltre a Maddalena Crippa, Lino Guanciale, Ugo Pagliai, Giorgio Pasotti. Hanno partecipato al film, inoltre, gli attori Angelica Cacciapaglia, Gabriele Cicirello, Flavio Francucci, Rossella Mattioli.
Sono felice di poter presentare a Venezia il film-documentario sulla figura del poeta abruzzese Ovidio – ha dichiarato Davide Cavuti e di parlare, attraverso le sue opere, di uno dei padri della poesia a livello internazionale. Senza Ovidio non esisterebbero Dante, Petrarca, Ariosto, sto parlando di alcuni dei grandi riferimenti del nostro cosmo letterario occidentale. Ovidio è un grandissimo classico, anzi è il classico dei classici perche la sua opera è una sintesi di tutte le più importanti esperienze precedenti, dall’epica all’elegia, dal discorso amoroso a quello politico. Ringrazio tutti i miei collaboratori, il cast artistico e tecnico di questo mio progetto cinematografico. L’idea di realizzare il film-documentario è nata con lo scopo di promuovere le opere di uno straordinario autore quale Ovidio, con la valorizzazione della sua immensa produzione letteraria.
Al Lido di Venezia era presente anche Michele Placido per parlare del suo prossimo lavoro su “Caravaggio” e per la presentazione del docu “Federico II”; Cavuti ha ricevuto il saluto e i complimenti di Michele Placido che ha cosi commentato: “sono molto felice che Davide Cavuti, con cui collaboro da molto tempo, sia a Venezia a presentare il suo film su Ovidio: “Lectura Ovidii”, che mi vede tra gli interpreti, è un lavoro di grande qualità e di contenuto e di fondamentale importanza perché rivolto soprattutto al mondo dei giovani”.
L’anteprima mondiale del film-documentario “Lectura Ovidii”, c’era stata nel mese di giugno presso il “TIFF Bell Lightbox” di Toronto: il compositore e regista Davide Cavuti aveva ricevuto il prestigioso riconoscimento “Award of Excellence” dall’“ICFF Festival di Toronto” durante la serata di gala che aveva visto protagonisti il “Premio Oscar” Nick Vallelonga. Tanti gli attestati di stima ricevuti da Cavuti alla fine della serata, tra i quali quelli del produttore e regista canadese Miles Dale, vincitore del “Premio Oscar” come miglior film per “The Shape of Water” (2017).
Ovidio è il magister amoris per eccellenza. – ha dichiarato Caterina Fantauzzi – La sua poesia, sempre avvincente e attuale, è apprezzata da tutti per ciò che comunica, per ciò che insegna. La “Lectura Ovidii” ha permesso ad un vasto pubblico di conoscere il grande poeta latino, grazie all’intervento di importanti studiosi e di grandi artisti che hanno creduto nel progetto. L’IIS Ovidio di Sulmona ha realizzato la Lectura in occasione del bimillenario ovidiano con la direzione artistica del regista Davide Cavuti che, con il suo indiscusso talento, ne ha fatto un film documentario.
Il soggetto e la sceneggiatura sono firmate da Davide Cavuti liberamente ispirato alle opere di Publio Ovidio Nasone: il cast tecnico si completa con la presenza di Matteo Veleno (fotografia), Annalisa Di Piero (costumi), Emanuele D’Ancona (assistente alla regia), Pino Di Felice (fonico di presa diretta e riprese interviste), Antonio D’Ottavio (ripresa intervista), Claudio Di Donato (organizzazione), Paola Buccella (trucco e parrucco), Pietro Nissi (fotografo di scena e collaborazione organizzativa), Luciano Onza (fotografo di scena), Sabrina Cardone (collaboratrice alle “Lecturae” in teatro), Riccardo Pagliaro (consulenza grafica). Il film-documentario si avvale del contributo scientifico straordinario del Professore Emerito Domenico Silvestri (Università L’Orientale di Napoli) e del Professor Nicola Gardini (Università di Oxford).
Per questo progetto – ha concluso il maestro Cavuti – ho avuto la presenza di illustri docenti e studiosi dell’opera di Ovidio che hanno arricchito con la loro testimonianza il film, ma anche quella di attori con cui collaboro da molti anni a cui va tutta la mia gratitudine per la sensibilità e l’attenzione che hanno dimostrato nel partecipare a questo lavoro,ha concluso il regista.
Il film-documentario è prodotto da “MuTeArt Film”; hanno collaborato alla sua realizzazione l’“Istituto di Istruzione Superiore Ovidio” di Sulmona, con il project management della dirigente Caterina Fantauzzi; il Comitato Scientifico del “Certamen Ovidianum Sulmonense” (Gabriella Carugno – referente del Certamen), la Città di Sulmona, l’Associazione Amici del Certamen (Presidente Alessandro Colangelo), “Rotary Club” di Sulmona e gli studenti dell’“Istituto di Istruzione Superiore Ovidio” di Sulmona.
Davide Cavuti è un compositore di teatro e di cinema per i registi Michele Placido, Pasquale Squitieri, Giorgio Albertazzi, Lino Guanciale, Giorgio Pasotti, Edoardo Leo. Ha collaborato con Ennio Morricone, Luis Enriquez Bacalov, Nicola Piovani e, nel 2017, ha ricevuto il “Premio Carlo Savina” per la musica da film e ha vinto il “Premio Flaiano” per la regia del film “Un’avventura romantica” (2016). Ha collaborato con i più importanti nomi del teatro e del cinema italiano. Sin dalla sua fondazione, è direttore del “Centro Ricerche e Studi Nazionale Alessandro Cicognini”, istituzione di musica applicata alle immagini. È, inoltre, laureato in “Ingegneria Elettrica”, e, dal 2018, è direttore della “Società Italiana della Scienza e dell’Ingegneria” e docente del corso professionalizzante di “Ingegneria del miglioramento continuo” all’Università dell’Aquila.