Vacanze all’aria aperta nell’agenda di tanti italiani quest’anno; a disposizione oltre 2.600 campeggi, corrispondenti a 70 milioni di presenze e 5 milioni di fatturato annuo. L’Abruzzo può contare su 37 strutture fra campeggi e villaggi turistici a cui vanno aggiunti 18 agricampeggi e 72 aree di sosta per camper, 12 delle quali presso aree di servizio lungo le autostrade A14, A24 e A25.
In questa ottica il Dipartimento Turismo della Regione ha avviato, già da qualche mese, la messa a sistema dell’offerta turistica nella fase 3 del periodo post Covid-19. E in Consiglio regionale è in discussione il testo “Norme in materia di Turismo Itinerante” che prevede contributi fino a 15 mila euro per i Comuni che istituiranno aree sosta camper: superato ieri l’esame in Terza Commissione, sarà all’ordine del giorno della prossima assemblea. Parallelamente occorre ricordare l’Ordinanza del 23 maggio 2019 n. 77 della Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardante le
“Procedure per l’individuazione, la realizzazione e la fruizione di aree attrezzate per finalità turistiche nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpite dagli eventi sismici del 24 agosto 2016”, testo che stabilisce “criteri per la ripartizione delle risorse e modalità di accesso ai contributi”; all’Abruzzo spetta un milione di euro. E’ proprio in questo contesto che nuovi comuni abruzzesi si avvicinano alla messa in rete del sistema di accoglienza open-air: Barete, Campotosto, Cagnano Amiterno, Montereale, Pizzoli, Pietracamela, Crognaleto, Torricella Sicura, Campli, Isola del Gran Sasso, Montorio al Vomano, Rocca Santa Maria, Civitella del Tronto, Fano Adriano e Teramo.
“E’ un settore in netta crescita da dieci anni, in Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche” commenta Gianluca Tomellini, presidente di Aiasc, associazione di categoria degli imprenditori, operatori e gestori delle Aree di Sosta Camper, nata proprio per promuovere l’aggregazione professionale e la diffusione della cultura della sosta attrezzata per camper, un comparto che rappresenta il principale elemento di sviluppo del turismo itinerante sostenibile. “I dati forniti da Eurostat e da Banca d’Italia ed elaborati dal Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica dell’Università Cà Foscari di Venezia (Ciset) sul Turismo in Libertà in Italia, stimano circa 56 milioni di pernottamento in campeggi e aree di sosta camper, con un fatturato complessivo di circa 2,3 miliardi di euro; solo pensando ai turisti italiani, i parametri sono 4,2 milioni di presenze, 28 milioni di pernottamenti e un fatturato di circa 1,3 miliardi di euro”. “Noi imprese del settore – prosegue Tomellini – diamo assistenza sui progetti di realizzazione delle aree sosta; spesso, infatti, l’area sosta è abbinata a un parcheggio o a un camping, ma il vero camperista preferisce la cosiddetta distanza sociale. E’ vero poi che dobbiamo considerare, come parametri essenziali per realizzare un’area sosta camper, la disponibilità di utenze, dallo scarico dei reflui alla presa elettrica la possibilità di realizzare stalli di 40 metri quadri (8×5) di superficie e lo spazio per almeno 10-15 camper, su un terreno che sia perfettamente in piano, auspicabilmente con perimetrazione naturale”.