A Chieti preoccupa la possibile trasformazione dell’impianto Tmb in termovalorizzatore, dopo l’approvazione del nuovo piano regionale rifiuti.
Gli abitanti delle frazioni di Bivio Brecciarola, Brecciarola e Santa Filomena di Chieti, dove è presente un impianto di Tmb (trattamento meccanico biologico), in seguito alle dichiarazioni del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, sulla possibilità che anche l’Abruzzo possa dotarsi di un termovalorizzatore, dopo l’approvazione del nuovo piano regionale dei rifiuti.
A lanciare l’allarme è il gruppo Giustizia Sociale, presente in Consiglio comunale, attraverso il segretario cittadino nonché rappresentante del comitato ‘il Bivio’, Andrea Iezzi, che si appella non solo al governatore Marsilio, ma anche al sindaco di Chieti, Umberto Di Primio.
Per Giustizia Sociale l’eventualità di un termovalorizzatore “è non solo improponibile sotto il profilo dell’impatto ambientale per una regione giustamente definita ‘Cuore verde d’Europa’, ma anche, e soprattutto, non deve assolutamente interessare Chieti, visto che la città ha già dato un contributo notevole alla risoluzione del ‘problema rifiuti’ regionale e non solo, con le frazioni di Bivio Brecciarola, Brecciarola e Santa Filomena, che stanno tuttora pagando un prezzo altissimo, in termini di disagio e sopportazione, per la presenza di una discarica e di un impianto Tmb”.
“In molti dovrebbero ricordare che quando fu realizzato, l’impianto di trattamento meccanico biologico doveva servire solo il territorio teatino e l’hinterland, ma ben presto ha iniziato ad accogliere i rifiuti di altre province e di altre regioni, soprattutto quelli provenienti da Roma”, ha dichiarato Andrea Iezzi. “Per questo gli abitanti delle frazioni di Bivio Brecciarola, Brecciarola e Santa Filomena chiedono rassicurazioni finalizzate a scongiurare che la decisione della Regione di costruire un termovalorizzatore interessi ancora una volta la loro zona. Il sindaco Di Primio più volte ha ribadito l’assoluta contrarietà dell’amministrazione comunale a ospitare qualsiasi altro impianto di smaltimento rifiuti nel territorio. Ora è il momento di riaffermarlo con forza”.