A Pescara un detenuto distrugge una cella del carcere di San Donato e ferisce gli agenti intervenuti. Nardella e Ferretti (Uil Pa): “Carenza di organico e sovraffollamento carcerario: situazione drammatica!”.
L’episodio è accaduto ieri sera, mercoledì 23 ottobre 2019, intorno alle 20, quando un detenuto tossicodipendente, appena giunto in istituto, probabilmente per una crisi d’astinenza, ha distrutto la cella nella quale si trovava per poi metterla a fuoco. Alcuni agenti, intervenuti nel tentativo evidente di mettere in sicurezza il detenuto e il reparto dove era stato sistemato l’uomo, sono rimasti feriti e trasportati in ospedale, riportando una prognosi di 7 giorni.
Sull’accaduto sono intervenuti Mauro Nardella, vice segretario generale Uil PA Polizia Penitenziaria Abruzzo e componente della segreteria confederale CST Adriatica Gran Sasso e il segretario provinciale Uil PA Polizia Penitenziaria Giuseppe Ferretti, che già nei giorni scorsi avevano avanzato perplessità, rilanciando l’allarme sulla drammaticità della situazione in cui versa il carcere di Pescara.
“Tanto tuonò che piovve!”, commentano Nardella e Ferretti. “Carenza di organico, sovraffollamento carcerario, elevato numero di tossicodipendenti e detenuti affetti da psicopatia sono inequivocabili campanelli d’allarme. È di ieri inoltre la notizia di un solo psicologo riservato al presidio tossicodipendente, che, per sole 35 ore mensili e a tempo determinato, dovrebbe provvedere alle necessità di centinaia e centinaia di persone. In sostanza un’autentica utopia amministrativa”.