A Chieti mamma e figlia finiscono in Tribunale per aver aggredito una 17enne in piazza San Giustino.
Lesioni personali in concorso, tentata violenza privata e calunnia: di queste accuse dovrà rispondere la mamma 47enne, accusata di aver aggredito una 17enne sotto i portici di piazza San Giustino a Chieti, insieme alla figlia minorenne. La donna sarà giudicata dal giudice monocratico del Tribunale di Chieti, mentre la figlia 17enne sarà processata dal Tribunale dei minori di L’Aquila.
La 17enne aggredita finì al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Chieti con ferite giudicate guaribili in una settimana.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, le due coetanee avrebbero avuto un alterco per questioni adolescenziali sotto i portici di palazzo Mezzanotte. La 17enne, finita sotto processo, avrebbe colpito la coetanea con un calcio in pieno volto, facendole sbattere la testa più volte. La madre finita a giudizio, anziché fermare la figlia, l’avrebbe istigata a protrarre l’aggressione e, una volta compiuta, avrebbe minacciato di morte la vittima minorenne, qualora avesse deciso di denunciare l’accaduto.
La 47enne dovrà anche rispondere di calunnia, avendo dichiarato che era stata la figlia a essere aggredita. L’accaduto sarebbe stato anche documentato da un video, registrato da un testimone durante il pestaggio, avvenuto il 25 febbraio del 2018.
Ieri in aula sono stati ascoltati i testimoni. Il processo sarà aggiornato il 20 aprile del 2020.