Cinque fornai d’Abruzzo premiati a Matera come maestri panificatori: il pane abruzzese tra i migliori d’Italia.
È stata tanta la partecipazione e grande è stata l’attenzione alla manifestazione nazionale “I pani d’Italia, il pane racconta la storia”, voluta e organizzata dalla Fiesa Assopanificatori Confesercenti. Durante l’evento, che si è svolto a Matera sabato 26 e domenica 27 ottobre, sono stati insigniti del titolo di “Maestro panificatore” alcuni dei migliori fornai abruzzesi: Vinceslao Ruccolo del panificio “L’arte del Pane” di San Vito Chietino; Giovanni De Lollis della “Panetteria De Lollis” di Civitaluparella; Romano Fioriti del panificio “Il tuo pane di Tornareccio; Gianfranco Centofanti del panificio “Il Giglio” di Giuliano Teatino, e Walter Giangiordano del panificio “Bontà del tempo” di Archi.
Questi maestri hanno fatto conoscere il pane e i prodotti da forno dell’Abruzzo, portandoli nella città dei Sassi, Matera, capitale europea della cultura. La manifestazione, a carattere nazionale, ha rappresentato una vetrina importante per la promozione del patrimonio di biodiversità agroalimentare, che si sviluppa in aree a volte remote o marginali della nostra Regione, ma sempre di ineguagliabile bellezza.
Ruccolo, De Lollis, Fioriti, Centofanti e Giangiordano, insieme agli altri colleghi abruzzesi, hanno reso protagoniste le eccellenze del territorio, portando l’Abruzzo alla ribalta per la varietà dei prodotti e per la qualità e la quantità di produzione. In due giorni hanno raccontato la storia del cibo con la sua anima fatta di acqua, la più buona del mondo, e di verde, in riferimento alle produzioni agroalimentari locali dalle caratteristiche organolettiche uniche. Non è un caso se la Fiesa Confesercenti nazionale ha nominato questi cinque fornai “maestri panificatori”.
Ma è stata tutta la delegazione dei fornai abruzzesi ad aver arricchito con l’eccellenza di pane e dolci le piazze di Matera. Fiesa Assopanificatori d’Abruzzo ha saputo raccontare ai tantissimi turisti, ai cittadini, e ai giovani la storia del pane, con le sue evoluzioni e le tradizioni territoriali, grazie alla narrazione rinnovata e in grado di assicurarsi un ruolo di primo piano nella comunicazione della cultura alimentare. Avvalendosi di un laboratorio mobile, i panificatori di Fiesa Confesercenti in due giorni hanno assicurato prodotti freschi della tradizione regionale attraverso un percorso dei cinque sensi, capace di attrarre l’attenzione sul pane fatto con le farine 100% abruzzesi e italiane e di farine di grani antichi, quali il Solina, il Cappelli e il Saragolla.
A condividere questa esperienza è stato anche Mauro Febbo, assessore alle attività produttive e al turismo della Regione Abruzzo. Febbo ha avuto anche la possibilità di seguire l’intero percorso della manifestazione, tra una mostra fotografica “Il pane ci racconta” (percorso storico nell’arte bianca in 100 scatti d’epoca), la video proiezione “Il cibo nella storia dell’arte” a cura della storica dell’arte Barbara Martusciello, l’esposizione dei pani artistici e dei pani votivi e la presentazione del libro di Nicola Caggiano “Il romanzo del pane”, i laboratori e lo show cooking di pane e dolci da forno.
L’assessore si è soffermato a lungo tra i fornai e i dirigenti di Assopanificatori, analizzando accuratamente la necessità di una strategia di promozione e valorizzazione del pane, capace di ridare impulso a un settore da troppi anni in crisi. In sostanza, il mondo dell’artigianato alimentare, proprio da Matera e con l’assessore Febbo, ha lanciato gli obiettivi organizzativi di Fiesa Assopanificatori: divulgare lo stretto legame tra cultura, in senso ampio, e cultura agroalimentare; intensificare i rapporti con il Parlamento per l’approvazione del testo unico sulla panificazione; costruire un sistema operativo certo per la promozione e valorizzazione del pane; definire con il Ministero dell’agricoltura la filiera grano-pasta-pane.
“Le giornate di sabato 26 e domenica 27 ottobre sono state memorabili per l’Abruzzo e il paese intero”, ha dichiarato Angelo Pellegrino, direttore regionale di Fiesa Abruzzo. “La Fiesa Assopanificatori Confesercenti può esprime gratitudine alla città di Matera e a tutti quei fornai del Mezzogiorno che hanno reso possibile l’evento sul pane. Ma un grazie va soprattutto ai neo maestri panificatori abruzzesi, che hanno dimostrato che lavorando insieme si riesce a trasmettere la vera essenza del settore della panificazione: un piccolo impasto riesce a lievitare a tal punto da assicurare grandi quantità di prodotto. Così è in Fiesa Assopanificatori. Perché solo una grande confederazione riesce a dare un senso al lavoro delle imprese e a rappresentarne le problematiche e le esigenze reali”.
La sera di sabato 26 ottobre, alla presenza di circa cento panificatori Matera è stata testimone della costituzione della Fiesa Assopanificatori del Mezzogiorno, di cui coordinatore è stato nominato l’abruzzese Vinceslao Ruccolo, già vice presidente nazionale di Fiesa Confesercenti. I compiti di questo organismo sono mettere in rete le varie esigenze regionali della panificazione, armonizzare le azioni anti crisi, organizzare una scuola permanente per la manutenzione delle competenze dei fornai per acquisire la qualifica di panificatore. Inoltre Fiesa Mezzogiorno avrà anche il compito di organizzare l’ente bilaterale Ebipan e il fondo sanitario integrativo Fonsap, al fine di garantire la contrattazione di secondo livello.
“Sono davvero onorato da questo e dal titolo di maestro panificatore che mi sono stati conferiti”, ha dichiarato Vinceslao Ruccolo. “Metterò a disposizione della categoria dei fornai tutto il mio impegno, la mia esperienza e la mia professionalità. Insieme porteremo la panificazione del Mezzogiorno all’attenzione dell’Europa e del mondo intero”.
“Grazie a voi, al vostro impegno, al tempo che dedicate a favore di tutta la categoria e ai prodotti che mettete sempre a disposizione degli eventi” ha dichiarato Lido Legnini, direttore regionale di Confesercenti Abruzzo, rivolgendosi ai panificatori abruzzesi. “Nella città dei Sassi avete fatto un lavoro egregio anche nell’evidenziare lo stato di crisi del settore e l’andamento negativo dei prezzi. Perché è vero che ci sono molte famiglie che non possono permettersi di spendere neanche un euro per comprare il pane, ma è altrettanto vero che gli alimenti sono la benzina del nostro organismo e la qualità dei prodotti che ingeriamo è molto importante per il nostro benessere. Se vogliamo che ci siano panificatori che sfornino prodotti di qualità, dobbiamo anche educare il consumatore a riconoscere il giusto prezzo a quello che mangiano”.