L’erogazione idrica nell’Aquilano è stata regolarmente ripristinata qualche minuto prima della mezzanotte di ieri, dopo i lavori di riparazione del danno sull’acquedotto del Gran Sasso.
A comunicarlo è l’ufficio tecnico di Gran Sasso Acqua spa con la seguente nota:
“Stamattina presto sono iniziati i controlli e finora non sono stati riscontrati problemi: la funzionalità sembra ripristinata al cento per cento su tutto l’acquedotto. Non sono arrivate segnalazioni di mancanza di acqua, in quanto i serbatoi si sono riempiti dalla mezzanotte e per tutta la notte a seguito della saldatura effettuata sul danno, mentre continuano i controlli con le nostre squadre ma non si sono verificate criticità per la mancanza di acqua”.
I tecnici sono stati impegnati fino a tarda notte e in condizioni meteorologiche sfavorevoli nei lavori e nelle verifiche dell’entità del danno.
“Saranno revocate le ordinanze di non potabilità a fini alimentari non appena saranno emessi i certificati ufficiali dei laboratori sulla qualità delle acque, ma comunque in tempi ragionevolmente rapidi; l’acqua può quindi essere utilizzata solo a fini igienici”, continua la nota dell’ufficio tecnico di Gran Sasso Acqua spa.
I prelievi sono stati effettuati sulla rete di distribuzione di tutti i Comuni e nei quartieri e nelle frazioni aquilani interessati alla chiusura, con un punto di campionamento per ogni zona.
I Comuni compresi nella sospensione dell’erogazione idrica a seguito della rottura erano: Barisciano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Collepietro, Fagnano Alto, Fontecchio, L’Aquila (parzialmente), Navelli, Ocre (parzialmente), Ofena, Poggio Picenze, Prata D’Ansidonia, San Benedetto in Perillis, San Pio delle Camere e Santo Stefano di Sessanio.
Le zone del capoluogo erano Bagno, Pianola, Sant’Elia, San Giacomo Alta, Colle Sapone, Gignano (parzialmente), Bazzano e Nucleo Industriale di Bazzano.