L’ex ministro delle Finanze Giulio Tremonti relatore all’Ud’A del convegno su “Il futuro dell’economia europea tra luci ed ombre”.
L’ex ministro delle Finanze Giulio Tremonti, presidente dell’Aspen Institute Italia ha partecipato al convegno su “Il futuro dell’economia europea tra luci ed ombre”, promosso dal Dipartimento di Economia Aziendale della “d’Annunzio”, a Chieti. Nel dibattito sono intervenuti il Prorettore Augusta Consorti e il dott. Antonio Teti, docente di data Science e Technology Intelligence.
“Il processo di integrazione europea – ha spiegato la professoressa Consorti – ha rappresentato una straordinaria opportunità per il mondo delle imprese e del lavoro, producendo nuove e più complesse sfide per l’apertura di nuovi mercati. Questa evoluzione, tuttavia, ha condotto alla definizione di uno scenario che ha innescato un dibattito sul livello di competitività delle imprese. Anche se dominate da interessi e visioni diverse, finanche contrastanti, le aziende devono necessariamente individuare nuove modalità di produzione e offerta di beni e servizi, ristrutturando, se necessario, l’intera infrastruttura organizzativa. Innovazione e digitalizzazione sono i capisaldi su cui basarsi per vincere le sfide che scaturiscono da un mercato globale complesso e intrinsecamente instabile”.
Un contesto sempre più difficile per l’Europa, secondo Tremonti, per il quale sulla scena economica e politica mondiale si assiste al contrasto tra USA e Cina, “due elefanti che combattono e l’erba sulla quale lo fanno viene schiacciata, con l’Europa non sufficientemente forte per competere. Per farlo, servirebbe una classe politica europea molto diversa da quella attuale”.
La manovra? “Le clausole di salvaguardia furono inventate dall’Europa, e nelle leggi di bilancio italiane introdotte dal Governo Monti, per essere costantemente reiterate dai successivi. Quando ogni anno ci dicono che sono state evitate, in realtà sono state solo rinviate. Lo chieda al professor Monti…”