I volontari delle Guide del Borsacchio ancora una volta puliscono gli antichi percorsi e la stupenda Fontana D’Accolle nella Riserva del Borsacchio a Roseto.
Volontari ancora in campo per la Riserva che c’è ma che non parte mai. Difficile riassumere 16 anni di mancanze e ritardi che hanno causato enormi disagi a chi vive nell’area protetta. È ancora più difficile quantizzare la mole di opportunità perse in questi anni per avere finanziamenti per migliorare la Riserva, i sentieri, destinati a economie sostenibili e i supporti all’agricoltura ed alla tutela. Un quinto del territorio del Comune di Roseto è Riserva.
“Ma la Riserva , anche grazie alla nostra spinta per farla conoscere, è sempre più amata e vissuta. Le specie protette, e non solo, che la vivono hanno bisogno di tutele. Per questo domenica 11 Aprile, dopo esserci pesantemente impegnati come volontari per le vaccinazioni covid, siamo tornati in Riserva lungo gli antichi percorsi verso montepagano e la fonte D’Accolle. La situazione era quasi drammatica. La via accolle viene percorsa di notte da criminali che sversano quintali di rifiuti, edili in maggioranza, ai lati delle strade. Addirittura in un punto si è formata una vera discarica dopo anni di utilizzo che deve essere bonificata. La situazione dopo la nostra mappatura del 2020 è peggiorata. Nella giornata di oggi, oltre che raccogliere, mappiamo con il gps i punti in cui con frequenza vengono abbandonati rifiuti. Sono ormai oltre cinquanta e in settimana invieremo report e posizioni al comune. I volontari sono scesi lungo la strada per raccogliere quel che questi criminali lasciano convinti di non essere mai sorpresi. Troviamo ogni cosa: rifiuti, sanitari, carrozzine, mobili ma anche solventi e vernici oltre agli immancabili rifiuti domestici”.
“Abbiamo bonificato molti punti con grande fatica e abbiamo sistemato , potato e sfalciato anche la Fontana D’Accolle e il suo spiazzale, si legge ancora nella nota. Ripristinato i canali di scolo delle acque e ridato decoro alla zona. Una fontana che è l’unica area pubblica della riserva e che da anni è preda di vandali e teppisti che hanno distrutto l’illuminazione, bruciato i cartelli informativi e spesso, con cadenza settimanale, imbrattando il piazzale con centinaia di bottiglie di alcolici che altrettanto spesso si divertono a rompere a terra. Abbiamo sistemato anche il piazzale ancora una volta”.
“Ormai servono soluzioni e non sono nel PAN in arrivo. Il comune deve iniziare a scegliere se occuparsi della Riserva. Per mettere delle fototrappole e multare questi criminali non serve un PAN. Per raccogliere i rifiuti nei cestini altrettanto. Perché alla fonte ci sono i cestini ma non vengono raccolti dalla nettezza urbana e noi volontari, sempre senza una sede e contributo, andiamo a raccoglierli. L’impianto delle luci della fonte è saltato. Purtroppo questa volta la sua riparazione va oltre le nostre possibilità. In passato abbiamo sistemato l’impianto a nostre spes ma, questa volta, i danni causati sono troppo elevati. Noi come sempre abbiamo messo cuore e fatica per pulire e sistemare i sentieri e la fonte, si legge infine nella nota. Lo facciamo per un solo motivo. Per non far sparire la Riserva che non è un pezzo di carta ma luoghi, specie di flora e fauna che se non tutelati , spariscono o vengono distrutti. E noi desideriamo lasciare qualcosa a chi verrà dopo di noi”.