Sì alle tavolate al ristorante con più di quattro persone, ma solo all’aperto. Limite di sei persone per i tavoli al chiuso che aumenta se si tratta di due nuclei familiari. Il quesito sui commensali nei locali, che ha diviso Governo e Regioni, sarà sciolto nelle prossime ore in un incontro tecnico.
Ma all’ordine del giorno restano, per la zona bianca, altre questioni da risolvere come ad esempio le discoteche dove si sta lavorando per annullare il divieto di distanziamento, tracciare chi entra e concedere “la possibilità di ballare”.
Tutte le Regioni e le province autonome sono classificate a rischio basso, secondo quanto di apprende, nella bozza del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute, ora all’esame della cabina di regia. Tutte hanno un Rt medio inferiore a 1 e quindi una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno.
Il trend dell’incidenza dei contagi continua a calare e le prossime ad entrare nella fascia di rischio più bassa potrebbero essere Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. Queste ultime si aggiungerebbero a Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Ad entrare in zona bianca il prossimo 14 giugno, invece, potrebbero essere Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e Provincia di Trento. Anche Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania registrano dati simili ma non si tratta però – almeno per il momento – di stime che rientrano in una media settimanale. Se così sarà, il countdown partirà anche per loro ed il 21 del mese quasi tutto il Paese avrà lasciato il giallo, probabilmente ancora con l’esclusione della Valle d’Aosta che slitterebbe di una settimana. E’ anche per questo che le disposizioni sono ora al centro del dibattito politico.
In un tavolo tecnico, come hanno anche confermato fonti del ministero della Salute, sarà affrontata nelle prossime ore la questione relativa al limite di quattro persone al tavolo nei ristoranti.