Soddisfazione per l’intesa con l’Ue sulla restituzione delle tasse post sisma annunciata all’Aquila dal ministro per i Rapporti con l’Europa, Vincenzo Amendola, è stata espressa dal mondo di Confindustria.
Il presidente nazionale, Vincenzo Boccia, ha sottolineato “l’impegno profuso e i risultati raggiunti nell’alleggerire, quanto più possibile, il peso della restituzione delle imposte che gravava sulle imprese colpite dal terremoto del 2009, riuscendo ad arginare, in questo modo, la procedura d’infrazione minacciata da Bruxelles.
“La soluzione prospettata è stata raggiunta grazie alla collaborazione di tutti gli attori in campo, categorie produttive con istituzioni locali, nazionali e comunitarie, e questo dimostra che, quando l’Italia riesce a sviluppare un sano gioco di squadra, i problemi si risolvono con soddisfazione generale. Diamo atto al ministro per i Rapporti con l’Europa, Vincenzo Amendola, di aver saputo ben interpretare il sentimento e le necessità delle aziende coinvolte, contribuendo a restituire serenità e nuova fiducia nel futuro a imprenditori e imprenditrici già duramente provati dai danni prodotti dal sisma”.
Per Riccardo Podda, presidente Confindustra L’Aquila Abruzzo Interno, insieme a Ezio Rainaldi, delegato regionale alla ricostruzione di Confindustria, Marco Fracassi, presidente di Confindustria Abruzzo, e Francesco De Bartolomeis, direttore di Confindustria L’Aquila, “dopo anni di battaglie, proposte e incontri istituzionali siamo arrivati a un risultato importante che tira fuori da un contenzioso la maggioranza delle aziende del territorio”.
“Per la prima volta il territorio e, in particolare, le associazioni datoriali, sono state coinvolte attivamente nella trattativa con l’Europa, tramite il Governo italiano, formulando proposte e osservazioni, in un continuo dialogo con la struttura tecnica ministeriale volte a concordare e a far approvare una linea di indirizzo che si rifà al criterio di prossimità – hanno spiegato ancora – Le aziende aquilane, mediante auto dichiarazione, avranno la possibilità di dimostrare di non aver alterato il regime di concorrenza europea, alla base della procedura di infrazione avviata da Bruxelles”.
“Secondo quanto comunicato, ufficialmente dal ministro Amendola e dal capo di gabinetto del ministero per gli Affari Europei, Fabrizio Lucentini – sottolineano i rappresentanti di Confindustria – è andata a buon esito la trattativa avviata dal Governo sulla base delle richieste delle parti sociali e delle organizzazioni di categoria. In particolare, Confindustria si è fatta capofila della vertenza con l’Europa, fornendo tutte le indicazioni necessarie a evitare la restituzione delle tasse sospese dopo il sisma, per buona parte delle aziende coinvolte”.